Dal 2000 a oggi - Le Alfa Romeo del nuovo millennio - FOTO GALLERY
Alfa Romeo 156 Sportwagon. Dopo il successo della berlina, Auto dell’Anno 1998, la storia della 156 registra nel 2000 l’esordio della versione giardinetta, denominata Sportwagon. Per l’occasione, la Casa di Arese sceglie Catherine Zeta Jones come testimonial della campagna pubblicitaria dal claim ''Non porto gioielli, li guido''.
Alfa Romeo 147. Al termine dello stesso anno, l’Alfa Romeo lancia sul mercato la grintosa 147, sviluppata sullo stesso pianale della 156. Come per quest’ultima, l’impronta stilistica si deve alla mano di Walter De’ Silva: l’auto, apprezzata fin da subito, ottiene il titolo di Auto dell’Anno 2001.
Alfa Romeo 147, 156 e 156 Sportwagon GTA. L’apoteosi del ''Busso'', il mitico V6 di Arese, presente dentro il cofano di queste vetture nella versione da 3.2 litri e 250 CV. Queste auto vengono presentate nel 2002.
Alfa Romeo GTV/Spider. Il 2003 è l’anno dei restyling: si parte con le sportive GTV e Spider, che adottano un frontale in linea con il nuovo corso stilistico della Casa.
Alfa Romeo 156 e 156 Sportwagon. Nel 2003 la 156 viene sottoposta a un corposo restyling, firmato dalla matita di Giorgetto Giugiaro. La seconda serie delle vetture segna il debutto dei motori JTS a benzina.
Alfa Romeo 166. Anche l’ammiraglia del Biscione viene ristilizzata nel 2003: cambiano soprattutto proiettori, calandra e scudo anteriori, mentre il posteriore rimane pressoché invariato. Del resto, proprio il design del frontale della prima serie non aveva mai del tutto convinto il pubblico.
Alfa Romeo GT. Al termine del 2003 prendono il via le vendite dell’Alfa Romeo GT, sviluppata sullo stesso pianale di 156 e 147. Al pari della Giulia GT di 40 anni prima, il design di questa coupé porta la firma dell’atelier Bertone, che proporrà al Biscione anche un’elegante versione cabriolet della vettura, mai approvata dal gruppo Fiat.
Alfa Romeo 147. Anche la fortunata compatta di Arese si sottopone a un deciso lifting, che tuttavia non ne stravolge la sinuosa silhouette. La nuova gamma debutta nell’autunno del 2004.
Alfa Romeo Crosswagon. Nello stesso periodo viene lanciata sul mercato una versione all terrain della 156 Sportwagon, denominata Crosswagon. Disponibile solo in versioni a gasolio e con trazione integrale Q4, è più alta delle altre vetture della gamma (150 cm).
Alfa Romeo 159. Nell’autunno del 2005, la 156 cede il passo all'Alfa Romeo 159, disegnata da Giorgetto Giugiaro e sviluppata sul pianale Premium, nato in collaborazione con la General Motors negli anni del difficile matrimonio con il colosso americano.
Alfa Romeo Brera. Su una versione accorciata del pianale Premium prende vita la coupé Brera, anch’essa disegnata da Giorgetto Giugiaro e ispirata all’omonima concept dello stesso designer. Arriva nelle concessionarie poche settimane dopo la 159.
Alfa Romeo 159 Sportwagon. Nel 2006, la gamma della 159 raddoppia con l’arrivo della versione Sportwagon, anch’essa lunga 4,66 metri.
Alfa Romeo Spider. Sebbene derivata dalla Brera di Giugiaro, questa roadster del 2006 porta la firma dell’atelier Pininfarina, legato al Biscione da una lunga tradizione di vetture scoperte (e non solo).
Alfa Romeo 8C Competizione. La linea di questa sportiva, prodotta in soli 500 esemplari a partire dal 2007, riprende pedissequamente le forme dell’omonima concept presentata al Salone di Francoforte del 2003. Il motore, di derivazione Maserati, è un V8 di 4.7 litri da 450 CV.
Alfa Romeo 8C Spider. Nel 2008 viene presentata anche la 8C Spider, anch’essa a tiratura limitata di 500 esemplari. Le unità di questa vettura, prodotte dal 2009, saranno tuttavia solo 329.
Alfa Romeo MiTo. Il 2008, tuttavia, è anche l’anno di esordio della MiTo (il suo nome è la contrazione di Milano-Torino), prodotta a Mirafiori e ispirata nelle forme proprio all’Alfa Romeo 8C. Di fatto, la prima utilitaria del marchio è una boccata d’ossigeno per le vendite della Casa, nell’attesa delle eredi di 147 e 159, che si faranno attendere (soprattutto la seconda).
Alfa Romeo Giulietta. Sviluppata sul pianale della Fiat Bravo del 2007, questa hatchback dal nome storico esordisce nella primavera del 2010. Nel 2011 la vettura si classificherà seconda tra le finaliste del titolo di Auto dell’Anno, assegnato alla Nissan Leaf.
Alfa Romeo 4C. Sviluppata in collaborazione con la Dallara su un telaio monoscocca di fibra di carbonio, questa coupé viene lanciata nel 2013 con il motore d’alluminio 1.750 TBi da 240 CV. La versione europea vanta una massa a secco di soli 895 kg, anche per l'assenza di accessori come il servosterzo.
Alfa Romeo 4C Spider. La variante roadster della 4C, pensata soprattutto per gli Usa, viene svelata nel 2014. Come la coupé, questa vettura viene assemblata dalla Maserati a Modena.
Alfa Romeo Giulia. La berlina della svolta entra in commercio nel 2016, riportando in Casa Alfa Romeo la trazione posteriore su un modello da produrre su larga scala. È probabilmente lei l’Alfa Romeo più attesa degli ultimi 20 anni.
Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio. Sebbene questa vettura sia entrata a listino dopo le Giulia ''ordinarie'', la berlina viene svelata al mondo in versione Quadrifoglio, con l’esuberante V6 di 2.9 litri da 510 CV di origine Ferrari.
Alfa Romeo Giulietta. Con l’esordio della Giulia, l’Alfa Romeo aggiorna i suoi modelli più piccoli, per adeguarli al nuovo family feeling della Casa. La Giulietta viene così sottoposta a un moderato restyling, che porta in dote nuovi paraurti e un trilobo aggiornato, che perde i listelli orizzontali.
Alfa Romeo MiTo. Anche per l’utilitaria di Arese il 2016 segna il debutto di un restyling ispirato alla neonata Giulia. Di fatto, è una canto del cigno: la vettura uscirà di produzione nel 2018.
Alfa Romeo Stelvio. Anche la Casa del Biscione cede alla tentazione delle Suv, lanciando nel 2017 la Stelvio: di fatto, una Giulia a ruote alte, che non fa rimpiangere il piacere di guida delle berline.
Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio. Al pari della Giulia, non manca per questa vettura la versione Quadrifoglio: dentro il cofano motore trova spazio lo stesso V6 di 2.9 litri da 510 CV della berlina, abbinato in questo caso alla trazione integrale Q4.
Sebbene in questo millennio l’Alfa Romeo non abbia avuto una gamma articolata come quella dei concorrenti, non sono mancati modelli capaci di scaldare i cuori degli appassionati, tra auto prodotte su larga scala e sportive di nicchia. Dal 2000 a oggi, li abbiamo raccolti in questa galleria di immagini, con la speranza che il nuovo decennio porti al più presto le novità previste dai piani della Casa e, magari, qualche sorpresa che l’imminente fusione tra FCA e PSA potrebbe riservare.