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Curiosità

Fiat Punto Cabrio
La scoperta per tutti - FOTO GALLERY

Alessandro Mirra
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Fiat Punto Cabrio - La scoperta per tutti - FOTO GALLERY

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Il lancio. Sulla scia del successo della Punto (già 370 mila gli ordini raccolti in Europa), nel maggio del 1994 la Fiat lancia la sua variante Cabrio, una vettura che andrà a colmare un vuoto nella gamma, negli ultimi anni priva di scoperte. L’obiettivo del marchio di Torino è ravvivare il settore delle open top in Italia, all’epoca ben più apprezzate in Gran Bretagna e Germania.

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Il design. Il design della carrozzeria è opera della Bertone, che in precedenza aveva già dato vita alle Fiat X/1-9 e Ritmo Cabrio. Rispetto alla Punto standard perde il più originale elemento della carrozzeria, ovvero i fari sviluppati in verticale fino al tetto, per adottare la più elegante soluzione nella foto, resa necessaria dalla presenza della capote.  

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Top di gamma. E, a proposito della capote, solo la più ricca versione ELX nella foto adotta quella a comando elettrico, che si attiva premendo un pulsante dopo aver sganciato gli appositi fermi dall’interno.

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Entry level. La S, che al lancio costa quattro milioni di lire in meno (23,6 contro 27,6), è invece dotata di una copertura manuale, piuttosto semplice da usare. Secondo la Fiat, a tetto chiuso il rumore percepito nell’abitacolo non supera i 76 dB, risultando quindi non elevato. Non manca la copricapote, di serie su tutte le versioni e utilizzabile quando la vettura è aperta.

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Dimensioni invariate. Gli ingombri dell’auto rimangono pressoché inalterati rispetto al modello con carrozzeria chiusa. La Cabrio di Bertone, infatti, è lunga 3,76 metri e larga 1,63, con un passo di 245 cm. Cambiano invece l’altezza, di poco inferiore (-1 cm), e il volume del baule, che scende a 200 litri.

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Déjà-vu. Gli interni ricalcano quelli della Punto tradizionale, con il comodo ripiano sulla plancia dove collocare gli oggetti personali, particolarmente grande se l’esemplare è privo dell’airbag per il passeggero. Lo spazio più ridotto rispetto alla versione chiusa impone che i posti siano quattro e non cinque.

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Sicura. La Punto Cabrio adotta una barra tubolare d’acciaio che rinforza i montanti del parabrezza, capaci di resistere a una forza pari a 1,5 volte il peso della vettura in caso di ribaltamento. Un particolare che le consente di superare la prova roll-over del severo standard USA-216, all’epoca non obbligatorio nemmeno negli Stati Uniti per le vetture decappottabili.

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I motori. Al lancio, l’auto è disponibile in due motorizzazioni: il 1.2 da 58 CV della Punto 60, abbinato all’allestimento S (l’esemplare di colore giallo in questa foto) e il 1.6 da 88 CV della Punto 90, associato alla versione ELX (l’esemplare argento).

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Test eterogeneo. Su Quattroruote di maggio del 1995 mettiamo a confronto la Fiat Punto Cabrio 60 S con altre tre scoperte rispetto alle quali è decisamente più economica. In quell’anno viene costruita dalla Bertone in 16.077 esemplari, di cui 8.875 ''90'' ELX e 7.202 ''60'' S, contribuendo, insieme alla Opel Astra Cabrio, al raggiungimento di circa 24 mila vetture prodotte dall’atelier nel 1995.

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Godimento al top. ''Scoperta, la Punto Cabrio ti dà il massimo con il minimo'', le nostre parole su quel numero di Quattroruote. ''Ad andatura normale si può apprezzare la fluidità di marcia, favorita dalla buona manovrabilità del cambio, soggetto a moderati impuntamenti''. La dotazione della S, però, è ridotta al minimo: mancano l’Abs, il servosterzo, il clima, la radio e la chiusura centralizzata.

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Lievi modifiche. Nel 1997 arrivano sulla Punto Cabrio gli stessi aggiornamenti della versione chiusa, tra cui nuovi colori, rivestimenti e materiali e le maniglie in tinta con la carrozzeria sulla versione ELX.

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Il gioiellino. La novità più importante, in realtà, è sotto pelle, dove debutta il nuovo motore Fire 16v di 1.2 litri da 85 CV, caratterizzato da un angolo tra le valvole di aspirazione e scarico di soli 20 gradi: ciò rende particolarmente efficiente la camera di scoppio e fa ottenere un elevato rapporto di compressione. Rispetto al 1.6 delle versioni 90 è più brillante e consuma meno.

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Risparmio. Nel 1998 la gamma della Punto Cabrio viene rivista e perde le denominazioni S ed ELX dei vecchi allestimenti. I prezzi vengono ritoccati al ribasso: la 60 costa 4.250.000 lire in meno (per un totale di 24.500.000 lire) e guadagna 620 mila lire di optional, mentre la 85 16v costa addirittura 7.950.000 lire in meno (passando da 33.850.000 a 25.900.000 lire). Sebbene perda 1.325.000 lire alla voce accessori, su quest’ultima versione il risparmio, secondo Quattroruote, è del 19,6%.

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La prova. Proprio un esemplare della nuova gamma, nella variante 85 16v, viene provato da Quattroruote sul numero di maggio del 1995. La vettura ''rappresenta […] l’unica alternativa aperta per chi voglia assolutamente investire meno di trenta milioni nell’acquisto di un’auto. Per contro, l’equipaggiamento di serie è ridotto al minimo'', le nostre parole.

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Il verdetto. La dotazione da completare e il bagagliaio ridotto sono i difetti da noi rilevati. Al contrario, il motore Fire 16v ottiene ben cinque stelle, poiché ''risponde sempre con vivacità ai comandi del guidatore. È potente, ma dispone anche di una buona coppia motrice a basso e medio regime. In ogni caso, dà il meglio di sé quando lo si sfrutta a fondo'', il nostro giudizio.

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Lo stop. La vettura esce di produzione nel 2000, quando è ormai calato l’interesse per questo modello: in quell’anno ne vengono assemblati solo 3.031 esemplari. Del resto, la seconda generazione della Punto è all’epoca già a listino e non verrà mai affiancata da una versione scoperta.

Una scoperta per tutte le tasche, che possa piacere a giovani e adulti: è questa l’idea con cui la Fiat, nel 1994, lancia sul mercato la Punto Cabrio, variante di nicchia dell’utilitaria che, all’epoca, sta facendo incetta di ordini in tutta Europa. Meno nobile e sportiva della futura Barchetta – in arrivo nel 1995 – questa vettura segna un nuovo capitolo della proficua collaborazione tra la Casa di Torino e la Bertone, che in precedenza aveva già prodotto open top come la 850 Spider, la targa X1/9 e la Ritmo Cabrio. Auto dallo spirito e dalle caratteristiche ben diverse, ma tutte accomunate dal fascino di viaggiare en plein air con un modello dallo stile mediterraneo.  

Un buon riscontro. Come prevedibile, la Punto Cabrio balza ben presto in cima alla classifica delle scoperte più vendute in Italia, aiutata da un prezzo basso per la categoria, sebbene con una dotazione di serie piuttosto povera sulle versioni entry level, dove mancano addirittura il servosterzo e gli alzacristalli elettrici anteriori. Ne parliamo anche nella nostra galleria d’immagini, in cui ripercorriamo la storia e le caratteristiche di questa cabriolet prodotta fino al 2000 e rimasta senza una vera erede.

Le proposte successive. Nel nuovo millennio, del resto, le vere novità a cielo aperto della Fiat arrivano quasi tutte dalla famiglia dei moderni “Cinquini”, con la 500C e la sua omologa versione a marchio Abarth, e, più di recente, con la nuova 500 Cabrio a batteria. Non solo: nei prossimi mesi dovrebbe arrivare anche la 500X Cabrio, che riprenderà la carrozzeria trasformabile delle sorelle più piccole segnando il ritorno di una scoperta di segmento B nei listini della Casa di Torino.