Suzuki - Suzulight, alle origini delle kei car
Suzuki Suzulight. Il primo esemplare di Suzulight è stato acquistato da un medico di base giapponese di Hamamatsu. A consegnare la vettura, nel 1955, è stato lo stesso fondatore della Casa, Michio Suzuki.
Suzuki Suzulight. Per la Suzuki si tratta del primo modello a quattro ruote: tre anni prima, nel 1952, era arrivata la bicicletta motorizzata Power Free. La Casa giapponese è stata fondata nel 1909 per produrre telai tessili.
Suzuki Suzulight. Lo sviluppo di automobili è iniziato nel 1937, ma è stato interrotto qualche anno più tardi per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, e ripreso solo nei primi anni Cinquanta.
Suzuki Suzulight. Nel 1949 il ministero dei trasporti giapponese ha introdotto le prime normative per le Keijidōsha, ossia le “automobili leggere”, che in seguito sarebbero evolute nelle kei car. Una legge nata dalla necessità di fornire mezzi di trasporto economici ed efficienti nel dopoguerra.
Suzuki Suzulight. Le regole stabilite nel 1949 prevedevano una lunghezza massima di 2,8 metri, larghezza massima di 1 metro, altezza massima di 2 metri. Il motore non poteva avere cilindrata superiore ai 100 cc per i motori a due tempi e a 150 cc per i quattro tempi.
Suzuki Suzulight. Le regole sono cambiate diverse volte nel corso degli anni, e già nel 1955, anno del suo debutto, la Suzulight rispettava la normativa vigente per le kei car.
Suzuki Suzulight. La piccola giapponese è lunga 2.990 mm, larga 1.295, alta 1.400 e ha un passo di due metri esatti. Il motore è un bicilindrico da 360 cc a due tempi da 15 CV.
Suzuki Suzulight. Dal punto di vista meccanico la Suzulight era basata sulla Lloyd 400, prodotta dalla Lloyd Motor Works tra il 1953 e il 1957. Il design è invece firmato dal fondatore Michio Suzuki.
Suzuki Suzulight. La Suzulight è stata la prima auto, sul mercato giapponese, ad avere motore e trazione anteriore, sospensioni indipendenti a molle elicoidali e sterzo a cremagliera, anticipando soluzioni che in seguito sarebbero divenute comuni.
Suzuki Suzulight. I primissimi modelli montavano ruote da 16”, sovradimensionate per un’auto così piccola, perché i produttori giapponesi non realizzavano ancora pneumatici più piccoli, che sarebbero arrivati solo qualche mese più tardi.
Suzuki Suzulight. Messa in vendita nell’ottobre del 1955, la compatta era disponibile in tre varianti di carrozzeria: berlina, furgonetta e pickup. Il listino partiva da 370 mila yen, pari a circa 2.000 euro di oggi.
Suzuki Suzulight 360. Nel 1959 è arrivata sul mercato la Suzulight 360, con portellone incernierato sul lato destro e sedile posteriore sdoppiato e reclinabile: la capacità di carico massima era di un metro cubo. Un’enormità, per l’epoca (e per le dimensioni dell’auto).
Suzuki Suzulight 360. Questo modello montava anche ruote da 12” disposte ai quattro vertici della carrozzeria, che la rendevano molto simile alla Mini inglese. La meccanica era la stessa del modello precedente, ma con la potenza del motore portata a 21 CV.
Suzuki Suzulight Fronte. Questa versione è arrivata nel 1962, con un nome che alludeva alla disposizione frontale della meccanica, ma anche al fatto che la Suzulight fosse ben posizionata nel segmento delle kei car.
Suzuki Vision e-Sky. Avanti veloce di settant’anni, dal 1955 al Japan Mobility 2025: la Casa di Hamamatsu ha presentato la Suzuki Vision e-Sky, anticipazione della versione di serie della kei car elettrica che arriverà sul mercato nel 2026.
Suzuki Vision e-Sky. Lunga 3,39 metri e larga 1,47, nei limiti delle normative per le kei car, la Vision e-Sky offre quattro posti a bordo. Il conducente può contare su un doppio display per infotainment e strumentazione digitale. L’autonomia stimata di questo modello è di oltre 270 km.
Suzuki Vision e-Sky. Una soluzione di questo tipo potrebbe potenzialmente inserirsi nella futura line-up di E-Car per il mercato europeo. Va però ricordato che al momento non sono ancora state stabilite linee guida precise su dimensioni, powertrain o altro.
C’è grande fermento, per la prima volta anche dalle nostre parti, per le kei car giapponesi. Piccole, efficienti, occupano poco spazio e godono di importanti sgravi fiscali e assicurativi, che ne hanno consolidato il successo: più di un terzo delle auto nuove immatricolate nel Sol Levante appartengono a questo segmento.
Dalle kei car alle E-Car
In Europa sta crescendo l’interesse verso soluzioni di mobilità compatte, sostenibili e accessibili: quelle che diventeranno le prossime E-Car. Al Japan Mobility Show che si sta svolgendo in questi giorni non sono mancate le proposte nel segmento delle kei car, tra cui l’elettrica Suzuki Vision e-Sky, che arriverà sul mercato giapponese il prossimo anno. La sua “nonna” compie settant’anni proprio in queste settimane: si chiama Suzulight, ed è stato il primo modello a quattro ruote motrici della Casa di Hamamatsu, che all’inizio degli anni Cinquanta vendeva motociclette. Leggete la sua storia nelle schede qui sopra.