Toyota
Al via un consorzio di ricerca su biomasse e bioetanolo
La Toyota conferma l'approccio “tecnologicamente neutrale” alla transizione energetica, lanciando un nuovo progetto di ricerca insieme ad altre cinque aziende giapponesi, tra cui le consociate Subaru, Suzuki e Daihatsu: l’1 luglio scorso è stata infatti fondata la 'Research Association of Biomass Innovation for Next Generation Automobile Fuels' con l’obiettivo di studiare come ottimizzare i processi di produzione dei carburanti alternativi.
Le aree di ricerca. L’associazione, che coinvolge anche la Eneos Corporation della multinazionale petrolifera Nippon Oil e la Toyota Tsusho, opererà su alcune aree specifiche, come i sistemi per la produzione di combustibili a bioetanolo, lo sfruttamento di sottoprodotti quali l’ossigeno e la CO2, le problematiche legate all’uso dei carburanti alternativi nelle auto o le metodologie per l’efficientamento delle coltivazioni agricole. “È fondamentale fornire diverse opzioni energetiche per soddisfare le esigenze di molte regioni e clienti diversi al fine di raggiungere la neutralità del carbonio”, hanno spiegato le sei aziende per motivare la costituzione della nuova realtà. “L'idrogeno e i combustibili sintetici prodotti con elettricità da fonti rinnovabili, così come il bioetanolo in grado di ridurre le emissioni di CO2 attraverso la fotosintesi delle piante, sono opzioni promettenti e la loro efficacia è stata confermata dall'Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC). Tuttavia, è essenziale chiarire i problemi e cercare una soluzione per quanto riguarda la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e l'impatto sociale durante tutto il processo di produzione, oltre all'approvvigionamento di materie prime per uno qualsiasi di questi combustibili”.