Cadillac CTS
La Cadillac CTS è una vettura nata per gli Stati Uniti e poi commercializzata anche in Europa dalla General Motors. Il suo nome è una sigla che sta per Catera Touring Sedan, laddove Catera è il nome della sua progenitrice, un modello che in pratica non ha mai varcato l’Oceano. La prima generazione della CTS, lanciata nel 2003, è rimasta in listino fino al 2007. La sua diffusione sul mercato dell’usato è molto limitata. Gli annunci riguardano per lo più gli esemplari della seconda serie, ovvero il model year 2008. Caratterizzata da dimensioni simili a quelle dell’antenata, con una lunghezza di poco superiore ai 4 metri e 80, è stata realizzata anche nelle varianti station wagon e coupé. A fare la parte del leone nelle vendite è stata tuttavia la Cadillac CTS a tre volumi. La terza generazione, prodotta dal 2014, sul mercato dell’usato è una vera rarità.
I MOTORI
Il fatto che gli automobilisti italiani abbiano sempre snobbato la Cadillac CTS ha una spiegazione molto chiara. La gamma si è infatti articolata esclusivamente attorno a motori a benzina. A catalogo è mancata dunque una proposta a gasolio capace di venire incontro ai gusti della clientela del segmento E di poter rappresentare un’alternativa credibile alla concorrenza tedesca. In assenza di una CTS turbodiesel, il panorama delle inserzioni si presenta comunque abbastanza variegato. Si possono trovare innanzitutto vetture spinte dai V6 2.8 e 3.6, abbinati sia a un cambio manuale sia a uno automatico sequenziale, che è però sempre presente sugli esemplari dotati di trazione integrale. Chi è alla ricerca di una sportiva atipica ed esotica può mettersi invece in caccia di una delle poche CTS-V Supercharged circolanti. In questo caso nel cofano si trova un V8 6.2 sovralimentato da un compressore volumetrico, che assicura una potenza di oltre 560 CV e una coppia massima di 750 Nm, scaricati solo sulle ruote posteriori per la gioia degli amanti delle guida funambolica.
PRO E CONTRO
La Cadillac CTS è una tipica berlina a stelle e strisce, con tutto ciò che comporta, sia in positivo sia in negativo. Non mancano dunque alcuni dettagli di pregio, specie sulla versione Luxury, come una dotazione di serie abbastanza ricca e una notevole attenzione alla praticità nell’uso quotidiano. Lasciano invece un pochino a desiderare alcune plastiche, il cui aspetto è economico rispetto quanto meno agli standard europei. La ricerca di uno stile originale va un po’ a discapito dell’abitabilità posteriore e della capacità del bagagliaio, entrambe discrete e nulla più. Stesso giudizio anche per la visibilità posteriore, che complica un po’ la vita in retromarcia. La CTS se la cava decisamente meglio quando si muove in avanti, magari anche tra le curve. Complice un assetto ben sostenuto, questa Cadillac risponde docile ai comandi di uno sterzo diretto e sfoggia una tenuta di strada apprezzabile, almeno fin tanto che non si esagera. Il rovescio della medaglia è rappresentato da qualche scossone di troppo sullo sconnesso.
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I MOTORI
Il fatto che gli automobilisti italiani abbiano sempre snobbato la Cadillac CTS ha una spiegazione molto chiara. La gamma si è infatti articolata esclusivamente attorno a motori a benzina. A catalogo è mancata dunque una proposta a gasolio capace di venire incontro ai gusti della clientela del segmento E di poter rappresentare un’alternativa credibile alla concorrenza tedesca. In assenza di una CTS turbodiesel, il panorama delle inserzioni si presenta comunque abbastanza variegato. Si possono trovare innanzitutto vetture spinte dai V6 2.8 e 3.6, abbinati sia a un cambio manuale sia a uno automatico sequenziale, che è però sempre presente sugli esemplari dotati di trazione integrale. Chi è alla ricerca di una sportiva atipica ed esotica può mettersi invece in caccia di una delle poche CTS-V Supercharged circolanti. In questo caso nel cofano si trova un V8 6.2 sovralimentato da un compressore volumetrico, che assicura una potenza di oltre 560 CV e una coppia massima di 750 Nm, scaricati solo sulle ruote posteriori per la gioia degli amanti delle guida funambolica.
PRO E CONTRO
La Cadillac CTS è una tipica berlina a stelle e strisce, con tutto ciò che comporta, sia in positivo sia in negativo. Non mancano dunque alcuni dettagli di pregio, specie sulla versione Luxury, come una dotazione di serie abbastanza ricca e una notevole attenzione alla praticità nell’uso quotidiano. Lasciano invece un pochino a desiderare alcune plastiche, il cui aspetto è economico rispetto quanto meno agli standard europei. La ricerca di uno stile originale va un po’ a discapito dell’abitabilità posteriore e della capacità del bagagliaio, entrambe discrete e nulla più. Stesso giudizio anche per la visibilità posteriore, che complica un po’ la vita in retromarcia. La CTS se la cava decisamente meglio quando si muove in avanti, magari anche tra le curve. Complice un assetto ben sostenuto, questa Cadillac risponde docile ai comandi di uno sterzo diretto e sfoggia una tenuta di strada apprezzabile, almeno fin tanto che non si esagera. Il rovescio della medaglia è rappresentato da qualche scossone di troppo sullo sconnesso.
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