Daihatsu Rocky

La Daihatsu Rocky è una fuoristrada compatta, che fu tra le pioniere dell’avanzata delle auto giapponesi in Italia. Il suo ingresso nel nostro Paese risale infatti agli anni Ottanta. Questo modello è diffuso in diverse varianti di carrozzeria. Tra gli annunci si possono trovare pertanto esemplari sia a passo corto, sia a passo lungo. I primi sono lunghi circa 3,85 metri, mentre i secondi superano i 4,10 metri. Le Daihatsu Rocky più compatte possono essere in variante telonata, Soft Top, o interamente in lamiera, Station Wagon. Della versione di maggiori dimensioni si può invece ricordare l’allestimento Hard Top. A fare da denominatore comune a tutti gli allestimenti sono arredi improntati alla funzionalità. Alcuni dettagli svelano chiaramente quale sia l’indole della vettura. Il riferimento è innanzi tutto alla presenza di una seconda leva, oltre a quella, insolitamente lunga, del cambio. Questa, più piccola, è quella che si aziona per la selezione delle funzioni della trazione integrale. C’è poi anche un ampio maniglione davanti al passeggero anteriore. L’ultimo indizio è rappresentato dagli eventuali strumenti supplementari al centro della plancia, tra cui un inclinometro. Il discreto livello di finitura permette di dire che per certi versi ci si trova davanti a una precorritrice delle SUV compatte moderne. Sulla base della Daihatsu Rocky Bertone allestì la sua Freeclimber, che molti ricorderanno anche in divisa, con la livrea dei Carabinieri. Rispetto al modello d’origine la derivata italiana si riconosce subito per il frontale a quattro fari.

I MOTORI DELLA DAIHATSU ROCKY USATA
La Daihatsu Rocky usata popola le inserzioni con diverse motorizzazioni, alle quali sono peraltro associate differenti sigle identificative. Orientarsi tra i codici è abbastanza semplice. Le Rocky F75 sono per esempio quelle a passo lungo e sono sempre equipaggiate con un motore 2.8 a gasolio. Tale unità esiste in configurazione sia aspirata sia turbodiesel. Quella più prestante è senza dubbio la seconda, che sviluppa 90 CV. Lo stesso propulsore si trova anche sulle Rocky a passo corto, che in questo caso sono battezzate F70. Daihatsu chiama invece F80 le Rocky a passo corto con motore 2.0 a benzina, a sua volta da una novantina di cavalli. Parlando di trasmissione, la trazione è di norma a due ruote motrici ma quando ci si spinge lontano dall’asfalto si possono inserire la trazione integrale e le marce ridotte.

PRO E CONTRO DELLA DAIHATSU ROCKY USATA
Chi sceglie una Daihatsu Rocky usata lo fa soprattutto per le sue doti fuoristradistiche. Leggera e agile, oltre che dotata di un solido telaio a longheroni, la tuttofare giapponese affronta con una certa disinvoltura anche passaggi impegnativi. Una così marcata specializzazione impone chiaramente qualche compromesso su strada, dove la precisione di guida è appena discreta. Luci e ombre anche sul fronte interno. Le vetture a passo corto sono quelle più maneggevoli ma con loro va messa in preventivo una certa difficoltà a raggiungere il divanetto, oltre a una capacità di carico limitata quando tutti i sedili sono occupati. Non è un caso che molti usino spesso la vettura con lo schienale posteriore abbattuto e con tutta la zona posteriore dedicata al carico.
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