SsangYong Korando

La SsangYong Korando è un’auto che vanta una lunga storia. Passando in rassegna gli annunci, è infatti possibile imbattersi anche in rari esemplari con molte primavere sulle spalle. La prima serie di questa vettura risale addirittura ai primi anni Ottanta, quando l’industria dell’auto coreana muoveva i primi passi. Lo dimostra in parte anche lo stesso nome Korando, ottenuto pescando le lettere dalla frase “Korea can do”, che fu profetica nell’esprimere l’idea che la Corea ce la potesse fare a intraprendere un cammino di successo. Da allora si sono susseguite quattro generazioni di questa SsangYong. La prima serie è in pratica una copia su licenza della Jeep CJ-7 ed è una vera rarità. Nemmeno la seconda Korando, una tre porte che mantiene una struttura di vecchia scuola fuoristradistica con telaio a longheroni e traverse, vanta una grande diffusione. A popolare le inserzioni sono infatti soprattutto le Korando prodotte dal 2011 in poi, che hanno abbandonato il taglio off-road delle antenate per sposare la filosofia Suv. Al di là dei piccoli aggiornamenti introdotti con i restyling del 2014 e del 2017, il salto di qualità si nota soprattutto sugli esemplari della quarta generazione, presentata al Salone di Ginevra del 2019. Progettata dopo l’ingresso del marchio nell’orbita dell’indiana Mahindra, segna un deciso passo avanti in termini di modernità e praticità.

I MOTORI
Anche concentrando l’attenzione solo sulle SsangYong Korando post 2011 usate si trova un discreto assortimento di motori e trasmissioni. La maggior parte delle vetture della terza serie offerte di seconda mano è alimentata a gasolio. Molte di queste Korando montano il turbodiesel 2.0 e-XDi da 175 CV, che può essere abbinato sia alla trazione anteriore sia alla trazione integrale AWD. Il più delle volte la Korando monta un cambio manuale ma con un po’ di pazienza anche chi desidera quello automatico può trovare quel che cerca. Rari sono invece gli esemplari con motore 2.0 a benzina, sulla cui base è stata realizzata anche una versione a doppia alimentazione, benzina e GPL. Quanto poi alle Korando più recenti, la politica del downsizing ha portato all’arrivo di unità 1.5 GDI turbobenzina e 1.6 Diesel. Entrambe sono disponibili a due e a quattro ruote motrici, con cambio manuale o automatico sequenziale.

PRO E CONTRO
Tra i punti di forza della SsangYong Korando c’è senza dubbio l’abitabilità. Su questa tuttofare coreana c’è infatti uno spazio generoso tanto per le gambe quanto per la testa e le spalle. E ciò vale anche per i passeggeri di alta statura destinati alla zona posteriore. Promosso anche il bagagliaio. Il vano di carico ha una capacità dichiarata di 551dm3 e una forma regolare. Quanto al comportamento su strada, nel misto la Korando ha un rollio sorprendentemente contenuto e dà una piacevole sensazione di agilità. Peccato solo che lo sterzo non garantisca un gran feedback, risultando un po’ filtrato e poco preciso. Molto migliore è il quadro offerto dai freni, che sono invece potenti e resistenti alla fatica. Un’ultima nota negativa viene dalla visibilità, complicata nella zona posteriore dalle dimensioni ridotte del lunotto e in quella anteriore dallo spessore dei montati e dagli specchietti.
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