Ferrari F8

La Ferrari F8 Tributo è stata presentata al Salone di Ginevra del 2019. Questo modello rappresenta l’erede della 488 e s’inserisce dunque nella stirpe che ha come capostipite la 458. Il suo nome spiega bene il senso del modello: L’8 fa capire come il motore V8 sia protagonista del progetto e Tributo lascia intendere come qui il Cavallino abbia voluto rendere omaggio a questa meccanica. La sua parente più prossima è la 488 Pista, dalla quale la F8 eredita il sistema S-Duct. Si tratta di un condotto sul fondo della vettura che canalizza l’aria e aumenta il carico verticale, migliorando la stabilità alle alte velocità. Per permettere al pilota di sfruttare al meglio le prestazioni della vettura, i tecnici di Maranello non hanno però lavorato solo sull’aerodinamica. La F8 Tributo hanno messo a punto un pacchetto elettronico di alto livello, che ha come fiore all’occhiello il sistema Ssc, sigla che sta per side slip control. Il dispositivo è in grado di capire in ogni istante se l’auto sta sottosterzando o sovrasterzando. Per renderla più neutra, a quel punto interviene in maniera molto discreta sull’elettronica di bordo (agendo anche su freni, ammortizzatori e differenziale).

I MOTORI DELLA FERRARI F8 TRIBUTO USATA
In un’auto come la Ferrari F8 Tributo che celebra il proprio motore, questo non delude affatto le aspettative. Il V8 biturbo da 3,9 litri montato in posizione posteriore centrale e longitudinale è di base quello della 488 Pista. Su di lui gli ingegneri del Cavallino hanno però fatto numerosi interventi, che lo rendono più leggero di 18 kg e potente di 50 CV. Tra le modifiche spiccano alberi a camme dal profilo differente e inediti collettori d’aspirazione e di scarico. Per quest’ultimo è stato impiegato il titanio, lo stesso materiale utilizzato pure per le bielle. La F8 sviluppa 720 CV a 7.000 giri e ha una coppia massima di 770 Nm a 3.250 giri. Per quanto riguarda il reparto trasmissione, questa Ferrari ha la trazione posteriore e monta un cambio robotizzato a doppia frizione e sette marce. La loro selezione può essere automatica oppure manuale.

PRO E CONTRO DELLA FERRARI F8 TRIBUTO USATA
La cosa che più si apprezza della Ferrari F8 Tributo è il suo comportamento su strada. Questa coupé sa infatti rendere accessibile e facile da sfruttare un potenziale enorme. Scegliendo la posizione giusta dell’immancabile manettino (Wet, Sport, Race, CT off e ESC off), si può modulare a piacere il livello di assistenza di cui disporre. Un plauso incondizionato va poi al motore, sempre pronto anche ai bassi, privo di ogni ritardo e capace di allungare con una veemenza entusiasmante. Accelerazioni e riprese sono rapidissime. Promossi con il massimo dei voti pure i freni carboceramici, che mordono con decisione in ogni situazione e non perdono smalto neppure nell’uso intenso. Un altro punto di forza è lo sterzo, che vanta precisione e feeling al top. Sorvolando sulla capacità di carico e sul volume del bagagliaio, le uniche critiche possono andare all’infotainment e agli Adas. Il primo lamenta logiche di funzionamento discutibili e ha dimensioni limitate. La dotazione dei secondi è poi scarsa, anche se su questo genere di auto la cosa si può considerare un peccato veniale.
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