Maserati GranTurismo
I MOTORI
La Maserati GranTurismo è stata presente nel listino della Casa modenese dal 2007 al 2019 e in questi dodici anni la gamma si è sviluppata sostanzialmente attorno a due varianti di un V8 aspirato sviluppato dalla Ferrari: la versione 4.2 eroga 405 CV, mentre quelle 4.7 possono avere una potenza compresa tra i 440 e i 460 CV. La trazione è sempre sulle ruote posteriori mentre a livello di trasmissione si possono trovare due soluzioni: alcuni esemplari montano un automatico ZF a sei marce, mentre quelli con una più spiccata vocazione sportiva impiegano il cambio robotizzato elettroattuato MC-Shift.
PRO E CONTRO
La Maserati GranTurismo è un’auto a bordo della quale si viaggia sempre volentieri, da passeggeri e ancor più quando ci si deve mettere al volante. La coupé emiliana sa infatti offrire prima di tutto un confort di alto livello, frutto di un’ottima insonorizzazione e di un efficace lavoro da parte delle sospensioni, cui il controllo elettronico regala una capacità di adattamento non comune alle varie condizioni d’impiego. L’assetto digerisce con disinvoltura il tormentato pavé cittadino, così come le sequenze di curve dei passi alpini. Il peso non è forse tra i più contenuti, ma la sua perfetta ripartizione tra i due assi garantisce a questa Maserati un apprezzabile equilibrio e una grande incisività anche nella guida arrembante. La meccanica, dal canto suo, sfoggia un’erogazione generosa e un rombo gasante. Qualche nota stonata arriva invece dai comandi secondari. Alcuni non sono semplici da individuare e per azionarli occorre distrarsi dalla strada, mentre altri hanno una fattura piuttosto economica, non all’altezza del blasone del marchio e delle ambizioni della vettura.