Maserati Quattroporte
I MOTORI
Le prime cinque generazioni della Maserati Quattroporte hanno adottato esclusivamente motori a benzina, abbinati alla trazione posteriore. La sesta edizione della Quattroporte ha battuto invece anche altre strade ed è stata la prima con una versione a gasolio e la trazione integrale Q4, indispensabili per poter competere con le rivali tedesche. Il ruolo sul mercato dell’usato delle unità V6 3.0 turbodiesel è comunque secondario. La maggior parte dei clienti ha infatti scelto i motori V8 e V6 sovralimentati a benzina costruiti per Maserati nientemeno che dalla Ferrari, nello stabilimento di Maranello. Le loro prestazioni sono esaltanti, complice anche una sonorità di scarico forse poco sobria, ma decisa e appagante. Per tutte le Quattroporte più recenti il cambio è di tipo automatico sequenziale.
PRO E CONTRO
La Maserati Quattroporte non offre la gelida perfezione di certe concorrenti e potrebbe risparmiarsi alcune finiture non altezza del suo rango. Anche a livello di dotazioni, poi, mostra alcune lacune, che riguardano sia i sistemi Adas di assistenza alla guida sia quelli di sicurezza attiva, solo in parte colmate nel tempo. La tre volumi modenese sa comunque come far dimenticare queste sviste, sfoderando componenti dal sapore artigianale, che danno un tocco caldo ed esclusivo all’abitacolo, un autentico salotto, lussuoso e accogliente anche per cinque, anche se la presenza di un tunnel centrale piuttosto ingombrante e la conformazione del divano rendono preferibile viaggiare in quattro. Il resto lo fa un comportamento stradale coinvolgente. La Quattroporte è infatti degna del blasone Maserati e, nonostante gli ingombri e la massa, si muove tra le curve con una disinvoltura non comune per la sua categoria. Non sono tante le berlinone capaci di garantire tanto dinamismo, rimanendo come lei sempre facili e intuitive, anche nelle situazioni di emergenza.
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