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Moderne dal gusto rétro: le auto ispirate al passato - FOTO GALLERY
Design - Moderne dal gusto rétro: le auto ispirate al passato - FOTO GALLERY
Nissan Pao. Prodotta dal 1989 al 1991, fa parte di un trittico di vetture dallo stile rétro prodotte in edizione limitata dalla Casa giapponese e vendute senza i badge Nissan.
Fiat 500. In produzione dal 2007, la 500 del terzo millennio è uno degli esempi più riusciti di reinterpretazione in chiave moderna di modelli del passato. Dal 2020 è affiancata dalla 500 elettrica, anch’essa con uno stile ispirato all’omonimo capolavoro del 1957 disegnato da Dante Giacosa.
Mercedes SLS AMG. Prodotta dal 2010 al 2014 e disponibile anche nella versione roadster, è la riedizione moderna della 300 SL ''Gullwing'' (''ali di gabbiano''), da cui riprende le curiose portiere.
Plymouth Prowler. Questa vettura, in vendita tra la fine degli anni 90 e gli inizi del decennio successivo, è ispirata alle celebri hot rod americane, ossia a quelle vetture d’epoca elaborate che, a partire dal secondo dopoguerra, impazzano tra i giovani d’Oltreoceano.
Mitsuoka Viewt. Si tratta di una vettura degli anni 90 sviluppata sulla base della coeva Nissan Micra. Il brand Mitsuoka, del resto, deve la sua popolarità a una gamma di vetture dallo stile stravagante, in molti casi ispirato al passato.
Alpine A110. Nella sua riedizione moderna, è l’auto del gruppo Renault che rievoca l’omonima gloria dei rally. Quella nella foto è la concept del 2017, pressoché identica alla versione di serie, attualmente in vendita, immortalata accanto alla progenitrice.
Volkswagen New Beetle e Maggiolino. Con la New Beetle, il marchio Volkswagen lancia nel 1998 la riedizione moderna del celebre Typ 1, che nella seconda generazione del 2011 adotterà sui vari mercati di destinazione i rispettivi soprannomi dell’antesignana: per l’Italia la scelta ricade, ovviamente, su Maggiolino.
LTI TX1. È il modello con cui, negli anni 90, la London Taxis International mette in produzione un nuovo London Cab ispirato al classico Austin FX4. Dopo il TX1 faranno seguito altre riedizioni moderne della celebre auto, anche a trazione elettrica.
Daihatsu Trevis. La seconda generazione della Daihatsu Mira Gino, in produzione dal 2004 al 2010, arriva anche in Europa, dove viene venduta con il nome Trevis. La vettura è ovviamente ispirata alla Mini di Alec Issigonis.
Fiat 124 Spider. Svelata nel 2016, la riedizione moderna della 124 Sport Spider è basata sulla Mazda MX-5 di ultima generazione (ND), rispetto alla quale presenta un suo stile distinto. Solo l’abitacolo, pressoché identico, rivela l’origine nipponica della roadster, prodotta a Hiroshima come la Miata.
Honda N-One. In apparenza, la celebre kei car giapponese potrebbe ricordare al pubblico italiano l’Autobianchi A112. In realtà, si ispira alla Honda N360 del 1970, i cui stilemi sono reinterpretati in chiave moderna anche dalla nuova Honda e.
Mini. La rivisitazione della Mini di Sir Alec Issigonis arriva sul mercato nel 2001, conquistando le attenzioni del pubblico e della stampa mondiale. Il design porta la firma di Frank Stephenson, che dopo l’esperienza nel gruppo BMW lavorerà anche alla Ferrari, per poi occuparsi degli altri marchi italiani del gruppo Fiat.
Ford Mustang. La quinta serie della pony car, lanciata nel 2005, è quella che più di tutte rende omaggio al proprio passato, con uno stile che ricorda la prima generazione del 1967.
Nissan Figaro. Questa scoperta, prodotta nel 1991, è il più celebre esempio del trittico di vetture dallo stile rétro lanciate dalla Nissan a cavallo tra gli anni 80 e 90.
Chrysler PT Cruiser. Ispirata alle vetture americane degli anni 30, quest’auto arriva sul mercato nel 2000: raccoglierà anche le attenzioni del pubblico europeo, dove per molti automobilisti costituisce una valida alternativa alle tradizionali berline e monovolume del segmento C.
Honda S660. Con il kit ufficiale Neo Classic, la spider-bonsai della Honda assume uno stile ispirato alla storica roadster S600, a sua volta un’evoluzione della S500, la prima vettura di serie del marchio nipponico.
Porsche 911. Ogni generazione della 911 è un omaggio al proprio passato, con uno stile sempre fedele a sé stesso, che si evolve di volta in volta senza stravolgere l’inconfondibile silhouette. Quello nella foto, immortalato accanto alla sua antesignana, è un esemplare della serie 991.
Suzuki Alto Lapin. Anche questa kei car a cinque porte, ormai giunta alla terza generazione, presenta uno stile ispirato al passato. Nonostante un design capace di destare subito simpatia, non è in vendita in Europa.
Mitsuoka Roadster Brooklands. Come da tradizione della Casa giapponese, si tratta di un modello che non passa certo inosservato. Lanciata nel 2016, l’auto nasce sulla base della Mazda MX-5, da cui peraltro derivano gli interni.
Dodge Challenger. La più nostalgica delle muscle car americane non nasconde il suo passato con uno stile tanto rétro quanto sportivo. I due esemplari nella foto fanno parte della serie speciale 50th Anniversary Edition, nata, appunto, per celebrare i 50 anni di storia del modello.
Mercedes Classe G. Fedele a sé stessa da oltre 40 anni, la Classe G mantiene il consueto look da fuoristrada pura, sebbene col tempo sia diventata anche un’auto di lusso. Rispetto alle generazioni precedenti, l’attuale W463.2 è riconoscibile esternamente per i proiettori con tecnologia Led.
Chevrolet SSR. Il nome di questo curioso pick-up dei primi anni 2000 è l’acronimo di Super Sport Roadster. Del resto, il veicolo adotta un hard top apribile elettricamente, come quello delle coupé-cabriolet. Il suo stile, comunque, trae spunto dall’antenato Chevrolet C3100 del secondo dopoguerra.
Jeep Wrangler. Come la Classe G, anche questa fuoristrada si mantiene sempre fedele a sé stessa, con uno stile che trae origine addirittura dall’antenata Willys MB impiegata dall’esercito americano durante la seconda guerra mondiale.
Ford Thunderbird. L’undicesima e ultima serie di questa vettura, prodotta a partire dal 2002, è un omaggio alla prima generazione degli anni 50.
Toyota Classic. Si tratta di una ''retrocar'' prodotta nel 1993 in soli 100 esemplari sulla base della Hilux e ispirata alla Toyota AA, una classica sedan degli anni 30.
BMW Z8. Una vera instant classic, oggi ventenne, ispirata alle forme della mitica BMW 507, una delle auto di Elvis Presley. La vettura fa bella mostra di sé nella pellicola ''Il mondo non basta'' della saga di 007.
Chevrolet Camaro. Per quanto quest’auto possa sembrare moderna e futuristica – tanto da aver conosciuto grande popolarità grazie alla saga cinematografica dei Transformers – la sua quinta serie del 2007 trae ispirazione dalla prima Camaro degli anni 60.
Nissan Be-1. Dopo la Pao e la Figaro, ecco la prima delle tre vetture dallo stile rétro prodotte dalla Nissan: l’auto debutta nel 1987 e viene costruita in una serie limitata di 10 mila esemplari. I suoi proiettori posteriori sono d’impostazione simile a quelli che si vedranno negli anni 90 sulla Fiat Brava.
Nel campo dei beni di consumo, la nostalgia dei prodotti di successo è un elemento sul quale fanno spesso leva gli esperti di marketing per trovare nuovi acquirenti e fidelizzare quelli che lo sono già. Capita con tanti capolavori di design, dalle caffettiere ai frigoriferi, dagli oggetti d’arredamento alle bottiglie dalla forma iconica, e il mondo dei motori non è da meno. In particolare, quello delle due ruote, con la Piaggio Vespa e tante moto modern-classic, è in prima linea, mentre i costruttori di automobili devono fare i conti con regole d’omologazione votate alla sicurezza che impediscono di riprodurre pedissequamente carrozzerie e abitacoli d’un tempo. Il che, tuttavia, ha stimolato i designer a coniugare dettagli d’antan con elementi in chiave moderna. Come potete appurare sfogliando la nostra galleria di immagini, sono nati negli ultimi decenni diversi modelli che reinterpretano altrettante icone del passato (la 500, la Mini e il Maggiolino su tutti), ma anche delle vere e proprie "retrocar", il cui stile fa effettivamente pensare a vetture d’altri tempi: automobili dall’aspetto sì moderno, ma con generiche suggestioni rétro.