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Auto elettriche
I modelli con le batterie più capienti - FOTO GALLERY

Alessandro Mirra
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Auto elettriche - I modelli con le batterie più capienti - FOTO GALLERY

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Nissan Ariya: fino a 87 kWh. La prima Suv elettrica di serie del marchio Nissan sarà disponibile a breve in varie versioni, con potenze da 218 a 394 CV e batterie da 63 e 87 kWh. Quella più generosa consente percorrenze dichiarate di 500 km, relative alla configurazione a trazione anteriore con potenza del powertrain da 242 CV.

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Jaguar I-Pace: 90 kWh. La crossover britannica, vincitrice del titolo di Auto dell’Anno 2019, è disponibile solo con un powertrain da 400 CV di potenza di picco, abbinato a una batteria da 90 kWh, per un’autonomia dichiarata di 470 km.

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Audi e-tron GT: 93,4 kWh. La nuova berlina-coupé elettrica dei Quattro anelli, sviluppata sulla stessa piattaforma J1 della Porsche Taycan, adotta accumulatori da 93 kWh su entrambe le varianti oggi disponibili, la quattro da 530 CV e la RS quattro da 646 CV, in prova su Quattroruote di maggio. Le percorrenze dichiarate sono di 487 e 472 km.

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Porsche Taycan: fino a 93,4 kWh. La prima auto elettrica di Zuffenhausen è equipaggiata con batterie da 93,4 kWh, presenti sulle versioni 4S Performance da 489 CV, Turbo da 680 CV e Turbo S da 761 CV, per autonomie dichiarate fino a 450 km. La versione entry level  (si fa per dire: costa 88.992 euro) a trazione posteriore e la 4S presentano invece accumulatori con una capacità di 79 kWh. La gamma della Taycan è ora completata dalla variante Cross Turismo, una sorta di shooting brake ad assetto rialzato, al momento disponibile solo con un accumulatore da 93,4 kWh.

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Audi e-tron: fino a 95 kWh. La prima (ma non più unica) Ev di serie dei Quattro anelli è offerta con una batteria da 95 kWh abbinata alle versioni 55 quattro da 408 CV e S da 503 CV, per autonomie dichiarate di 441 e 374 km, che salgono a 452 e 379 sulla variante Suv-coupé Sportback. Le versioni 50 quattro sono invece dotate di più piccoli accumulatori da 71 kWh.

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Ford Mustang Mach-e: fino a 98,7 kWh. L’Ovale Blu ha scelto un nome importante per la sua prima auto elettrica di larga produzione, i cui allestimenti Extended da 290 e 346 CV adottano pacchi da 99 kWh, che le consentono, secondo la Casa, percorrenze di 600 e 540 km. La versione GT da 480 CV ha invece una batteria da 88 kWh: sulle versioni Standard da 269 CV è da 76 kWh.

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Tesla Model S: 100 kWh. La berlina del marchio americano, di cui è statodi recente svelato il restyling, è disponibile a listino solo con un pacco accumulatori da 100 kWh, abbinato quindi alle versioni Long Range da 670 CV e Plaid da 1.020 CV, per autonomie stimate di 663 e 628 km.

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Tesla Model X: 100 kWh. La Suv dalle curiose portiere posteriori ad ali di gabbiano, anch’essa ristilizzata di recente, adotta batterie da 100 kWh. Come per la Model S, su questo modello sono abbinate alle versioni Long Range da 670 CV e Plaid a tre motori da 1.020 CV, che, secondo la Casa, consentono percorrenze di 580 e 547 km.

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BMW iX: fino a 100 kWh. Nella variante xDrive50 da 500 CV, la grande Suv bavarese adotta una batteria da 100 kWh che, secondo la Casa, conferisce al veicolo un’autonomia di oltre 600 km. La xDrive 40 da 300 CV è invece abbinata a pacchi della capacità di 70 kWh.

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Mercedes EQS: fino a 107 kWh. In attesa della variante AMG da 761 CV, la gamma della berlina-coupé elettrica della Stella sarà all’inizio composta dalla EQS 450+ da 333 CV, con singolo motore posteriore, abbinato a una batteria da 90 kWh, e dalla EQS 580 4Matic da 524 CV, i cui due motori sono alimentati da accumulatori da 107,8 kWh, i più grandi oggi montati su un’auto a elettroni destinata al mercato italiano. Secondo la Casa, nella seconda configurazione l'ammiraglia dovrebbe raggiungere i 770 km di percorrenza.

Grandi auto, grandi batterie. Finché non avremo tempi di ricarica paragonabili a quelli di un pieno per i veicoli a benzina, la capacità degli accumulatori, e la conseguente autonomia, continuerà a essere considerata un aspetto fondamentale nella scelta dell’auto elettrica, tanto da far passare in secondo piano (o qusi) l’efficienza – e quindi il consumo di elettricità – del powertrain.

Più autonomia. Del resto, il grande interesse riscontrato negli ultimi anni dai veicoli elettrici, prodotti fin dal Diciannovesimo Secolo, è anche il frutto di una notevole evoluzione degli accumulatori, che già oggi permettono in alcuni casi autonomie superiori ai 400 km. Abbastanza, dunque, da consentire di programmare in tranquillità delle gite fuori porta. Quando poi diventerà capillare la rete di charging point ultraveloci nelle stazioni di servizio, sarà possibile effettuare anche dei lunghi viaggi autostradali senza l’ansia da colonnina e con tempi ragionevoli di rifornimento.

Modelli premium. Sempre in un futuro prossimo, a parità di dimensioni, avremo batterie più capienti, che porteranno altri kWh anche sulle elettriche più compatte. Al momento, gli accumulatori più capienti, che dovrebbero essere in grado di garantire una maggiore autonomia, sono proprio quelli adottati da modelli piuttosto ingombranti, di solito appartenenti alla fascia premium del mercato. Tant’è che, in molti casi, il loro prezzo di listino supera il limite previsto dal legislatore (50 mila euro + Iva) per accedere al generoso Ecobonus.

Dieci elettriche. Abbiamo raccolto in questa rassegna i dieci modelli con le batterie più grandi, tra quelli già disponibili sul mercato italiano o in arrivo entro la fine dell’anno. Va detto che la capacità effettiva della batteria è in genere inferiore a quella nominale, per via della presenza di un buffer più o meno grande, che, senza incidere in modo significativo sull’autonomia, consente di salvaguardare al meglio gli accumulatori del veicolo dal normale deperimento.