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Industria e Finanza

Auto elettriche
Le piattaforme per i modelli a batteria

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Nonostante le perplessità sulla sostenibilità della transizione elettrica, le vendite delle vetture a batteria sono in crescita costante, anche in Italia (+33% nei primi due mesi del 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020, con 5.964 immatricolazioni complessive). C’entrano gli incentivi, certo, ma anche un’offerta di modelli ormai piuttosto ricca, nella quale non mancano diverse EV native: vetture, cioè, concepite fin dall’inizio per sfruttare questa tecnologia e quindi realizzate su specifiche piattaforme.

Le piattaforme per i modelli a batteria

Open source. Quella utilizzata dal gruppo Volkswagen è una piattaforma flessibile, come sottolineato dal suo stesso nome: Meb, che sta per "Modularer E-Antriebs Baukasten" (tradotto dal tedesco: “piattaforma modulare per la propulsione elettrica”). Com’è noto, è destinata ad approdare su modelli piuttosto eterogenei del colosso tedesco, tra cui hatchback, monovolume e Suv. Del resto, la Meb è già utilizzata sulle Volkswagen ID.3 e ID.4 e caratterizzerà anche altri veicoli a breve sul mercato, come la Skoda Enyaq iV, la Enyaq Coupé e la Cupra Born, mentre a Ingolstadt si prepara a debuttare sull'Audi Q4 e-tron. Questo telaio è anche a disposizione di altri costruttori desiderosi di formare delle alleanze tecniche con il gigante di Wolfsburg, che in tal senso ha già stretto un accordo con la Ford, intenzionata a sfruttare la Meb per i progetti delle sue future elettriche, che saranno prodotte a Colonia. Nel frattempo, la Mustang Mach-E, protagonista della copertina di Quattroruote di marzo, è stata sviluppata sulla base della piattaforma Global Electrified 1: una versione profondamente rivisitata del pianale C2, quello già adottato da modelli come le Focus e Kuga.

Un nuovo capitolo per la Tesla. Dopo un largo impiego della piattaforma di tipo skateboard che, dalla Model S in poi, ha caratterizzato i modelli finora lanciati sul mercato, la Tesla si prepara a una nuova generazione di pianali. Tale esigenza nasce con i nuovi accumulatori con celle 4680, che adottano un pacco batterie strutturale dal numero di componenti decisamente ridotto rispetto agli attuali, capace di conferire al telaio della vettura una maggiore rigidità.

Le piattaforme per i modelli a batteria

Non solo elettriche. Con il matrimonio tra PSA e FCA, oggi unite nel gruppo Stellantis, la piattaforma francese Cmp vedrà la propria applicazione estesa anche ai marchi del colosso italoamericano. Si tratta di un pianale destinato ai modelli a motore termico, ma utilizzabile anche per vetture a batteria, grazie alla variante e-Cmp appositamente concepita. Tra i modelli che già adottano il telaio francese ci sono le Peugeot e-208 ed e-2008, le Opel Corsa-e e Mokka-e, la DS 3 Crossback E-Tense e la più recente Citroën ë-C4. La nuova Fiat 500 elettrica, invece, sfrutta una propria base meccanica, alla quale, in futuro, potrebbero ricorrere anche altri modelli.

Le piattaforme per i modelli a batteria

Modelli di prestigio. La nuova Audi e-tron GT è l’ammiraglia elettrica del marchio dei Quattro anelli ed è stata sviluppata sulla piattaforma J1 di progettazione Porsche, ovvero la stessa sui cui è basata la Taycan. Peraltro, la e-tron GT è la prima auto di Ingolstadt ad arrivare a listino con un pianale pensato fin dall’inizio per la mobilità elettrica, poiché le due EV viste finora, cioè la e-tron e la e-tron Sportback, sono costruite sulla Mlb Evo, un’evoluzione della piattaforma Mlb nata per i modelli endotermici a motore anteriore trasversale. In futuro vedremo un altro telaio sviluppato con la Porsche, ossia il Ppe (“Premium Platform Electric”) per i modelli di segmento medio e quelli grandi.

Le piattaforme per i modelli a batteria

Piattaforma coreana. Secondo gli addetti ai lavori, la nuova piattaforma E-Gmp (“Electric Global modular platform”) è la vera rivale della Meb della Volkswagen. Da quest’architettura, sviluppata dal gruppo Hyundai, nasceranno auto come la Ioniq 5, la versione di serie della concept Kia Imagine e altre vetture, per un totale di 23 modelli dalle caratteristiche eterogenee: Suv, berline e auto ad alte prestazioni. Su questa base troverà spazio un motore elettrico posteriore ad alto regime di rotazione integrato in un unico modulo con trasmissione e inverter.

Le piattaforme per i modelli a batteria

Pianale franco-nipponico. Con la Suv Ariya, la Nissan porta al debutto il nuovo telaio Cmf-Ev, pensato dalla Casa giapponese per i modelli elettrici. Si tratta di una piattaforma modulare, come la Meb della Volkswagen e la E-Gmp della Hyundai, e pertanto troverà applicazione su una famiglia di vetture differenziata al suo interno ed estesa ai marchi Mitsubishi e Renault. In particolare, per quanto riguarda la Casa francese, tale meccanica dovrebbe debuttare su una crossover ispirata alla concept Mégane eVision.

Le piattaforme per i modelli a batteria

Le basi della Stella. Infine, non possiamo non citare le piattaforme per l'elettrico della Mercedes, il cui portafoglio di modelli a batteria sarà basato su due pianali di tipo skateboard, ovvero le architetture Eva (“Electric Vehicle Architecture”) e Mma (“Mercedes-Benz Modular Architecture”). Quanto alla prima, destinata ai modelli più grandi, farà il suo debutto sulla versione di serie della berlina-coupé EQS, in seguito affiancata da una seconda quattro porte, la EQE, e dalle varianti a ruote alte di entrambe, oltre ad altri modelli, tra cui persino una Classe G a elettroni. Quanto alla Mma, esordirà nei listini nel 2025, ma non solo sulle EV, poiché su di essa potranno trovare spazio anche motori termici abbinati all'elettrico.

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