Dacia Duster
I MOTORI
A livello di componentistica e di motori la Duster pesca a piene mani dai magazzini del Gruppo Renault. Sotto il cofano si trovano dunque unità ben collaudate, a partire dal turbodiesel 1.5 dCi, brillante e poco assetato di gasolio. È lui il best-seller della gamma, proposto nel tempo in vari livelli di potenza, da 90 a 115 CV, e abbinato alla trazione anteriore o a quella integrale di origine Nissan. La principale alternativa è per tradizione un 1.600 aspirato a benzina, offerto a più riprese anche con doppia alimentazione, benzina-Gpl.
PRO E CONTRO
La Duster se la cava bene su ogni tipo di percorso. Non è una vera fuoristrada ma fuori dall’asfalto si comporta come e meglio di rivali anche blasonate, specie nelle versioni 4x4 e grazie anche alla prima corta. Su strada, poi, è facile e sincera, ma alcuni esemplari datati possono essere privi di Esp. Buono anche il comfort sullo sconnesso, mentre la silenziosità non è il massimo, soprattutto sulle Duster della prima generazione. Non soddisfano del tutto neppure la potenza dei freni e la qualità di alcune finiture.
LE QUOTAZIONI
Il boom dei Suv compatti e la linea che invecchia bene fanno sì che la Duster sia richiesta e mantenga un buon valore residuo. Una tendenza, questa, che pare destinata a perdurare pure in futuro.