Seat Fura
I MOTORI DELLA SEAT FURA USATA
La Seat Fura è diffusa sostanzialmente con un’unica motorizzazione. Neanche a dirlo anche questa è di origine Fiat. Si tratta del classicissimo quattro cilindri di 903 cc, con distribuzione ad aste e bilancieri. È un’unità robusta, affidabile, di facile manutenzione e abbastanza parca nei consumi. Ai tempi era apprezzata anche per una discreta brillantezza, specie in rapporto alle soluzioni tecniche adottate, senza tante pretese. Ciò, tra l’altro, nonostante una leggera riduzione della potenza massima rispetto alla configurazione originaria italiana, con il passaggio da 45 a 40 CV. Quanto al cambio, questo è rigorosamente manuale, con quattro marce sulla Fura L e cinque sulla Fura GL. Sia in un caso sia nell’altro la manovrabilità non è eccezionale e c’è il rischio che si verifichino impuntamenti quando si aziona la leva con rapidità. La trazione è sempre affidata alle sole ruote anteriori.
PRO E CONTRO DELLA SEAT FURA USATA
Ricalcando il progetto della Fiat 127, la Seat Fura ne eredita sia i pregi sia i difetti. Partendo dai primi, quello più evidente è la buona abitabilità in rapporto agli ingombri esterni. Anche chi siede dietro gode infatti di una sistemazione più che dignitosa e al massimo può lamentarsi un po’ della accessibilità difficoltosa sugli esemplari a tre porte. Inoltre la capacità di carico è notevole. Sacrificando i posti posteriori, poi, si possono caricare oggetti anche molto ingombranti. Su strada emerge una tenuta di strada buona e anche le reazioni alle manovre brusche sono graduali e prevedibili. Il confort è nel complesso discreto. Le sospensioni fanno il loro lavoro in modo dignitoso anche sullo sconnesso. A deludere un po’ è invece l’insonorizzazione, che lascia filtrare nell’abitacolo una certa rumorosità meccanica.