Best of 2022
Quattroruote fa... 800 - VIDEO
Correva l’anno 1956 e l’automobile, in Italia, era ancora un lusso riservato a pochi. Ne circolavano, infatti, un milione, per 49 milioni di abitanti: oggi ce ne sono 39 milioni e siamo in 59 milioni. Ma già allora, nel febbraio di quell’anno ormai lontano, un editore geniale come Gianni Mazzocchi aveva capito che noi italiani avremmo dovuto essere accompagnati sulla strada dell’incombente motorizzazione di massa. Affiancati, cioè, in questo cammino da una rivista che spiegasse i segreti dell’automobile, le giudicasse con metodologia rigorosa, fornisse gli elementi utili a una scelta e aiutasse anche il nuovo popolo dei conducenti a comportarsi nel modo giusto sulle strade, destinate a fare i conti con un traffico sempre crescente. Quella rivista era - e ancora oggi è - Quattroruote. Che, nell’aprile del 2022, ha portato nelle edicole il suo ottocentesimo numero. Un momento che meritava di essere sottolineato.
Testimonial preziosi. Non c’era, nel fascicolo 800 del nostro mensile, un intento meramente celebrativo: anzi, lo scopo era ripercorrere questi 66 anni di vita italiana cento numeri alla volta, mettendo a fuoco, per ogni periodo, un tema specifico. Uno dei tanti, perché la storia dell’automobile è storia in senso ampio: sociale, economica, demografica, ma anche culturale, di costume, di arti e mestieri. Abbiamo chiamato a raccolta protagonisti di spicco del nostro tempo, per rivivere insieme tutti quei momenti. Così, da Piero Chiambretti, autore e conduttore radiotelevisivo, ci siamo fatti raccontare la Torino degli anni 50 e 60, quando tutti andavamo in 500; Giorgetto Giugiaro ha dato la sua lettura della seconda metà dei 60 e 70, oscillanti tra la fine del boom economico e la prima crisi petrolifera, ma anche tra creatività e razionalità produttiva; Federico Faggin, fisico vicentino progettista negli States del primo microprocessore, ha ripercorso le tappe della rivoluzione digitale iniziata negli anni 80; Jean Todt, leggendario condottiero della Ferrari ai tempi di Schumacher, prendendo spunto dagli incidenti nelle corse tra gli anni 80 e la prima metà dei 90, ha illustrato la sua battaglia per la sicurezza, prima nelle competizioni, oggi sulle strade del mondo; l’architetto e designer Michele De Lucchi ha riflettuto sulla crisi del rapporto tra la città e l’automobile, acuitasi nella seconda metà degli anni 90 e più che mai attuale ai giorni nostri; Linus, una delle figure più influenti nella storia della radiofonia nazionale, ci ha accompagnati in un percorso che va dalle autoradio con il frontalini ai podcast; l’industriale Marco Tronchetti Provera ha ragionato sulle difficoltà della globalizzazione e sulla sua ineluttabile necessità; Guido Calabresi, padre dell’analisi economica del diritto, ci ha introdotti ai dilemmi etici futuri della guida autonoma. Otto protagonisti per 800 numeri di Quattroruote: un aiuto prezioso per conoscere la nostra storia collettiva e, al tempo stesso, capire il presente.