Renault Mégane E-Tech
Com'è e come va la "Renaulution" di De Meo - VIDEO
Fermi tutti, la Renault gira pagina. E non per modo di dire. La Mégane E-Tech Electric porta al debutto tantissime novità, dalla piattaforma inedita alle forme particolarmente gradevoli viste dal vivo fino al nuovo logo del marchio. In più, il nome perde l’accento. Sarà pur una coincidenza (o no?), ma se questo è il primo risultato del suo apporto, quella di De Meo si può proprio chiamare rivoluzione. Anzi, Renaulution.
Più crossover che Suv. Quattro metri e venti - loro dicono segmento C, ma si avvicina al B -, passo importante (2,68 m), abbastanza bassa (1,50 m). Il colpo d’occhio è notevole: la macchina è slanciata, armoniosa, con linee ben raccordate ovunque ma anche ricche di personalità. E anche aggressiva, grazie a ruote importanti (18 o 20”) e a una finestratura sottile. È proprio riuscita, girandole attorno. E la stessa cosa si percepisce dentro: plancia pulita, con uno schermo enorme (24” totali) a forma di L che avvolge il guidatore. Seduta bassa, ottime rifiniture, volante squadrato. Sterzata premium, per i francesi. Visibilità posteriore scarsina, ma ci pensa lo specchio retrovisore in modalità schermo ad aggiustare il tiro.
Due batterie, due potenze. L’accumulatore particolarmente sottile (è alto solo 11 cm) è proposto in due tagli, 40 kWh (per un’autonomia fino a 300 km) e 60 kWh (fino a 470 km), mentre le potenze disponibili sono di 130 o 218 CV. Interessante il caricatore AC per la corrente alternata con potenze fino a 22 kW. Infotaimnent evoluto (openR link) con Google integrato. 26 le funzioni di assistenza alla guida, in grado di garantire il livello 2. Tre allestimenti, Equilibre, Techno e Iconic, con prezzi che partono da 37.100 euro per la batteria piccola e 41.700 per la grande.
Si viaggia bene. Della Mégane E-Tech piacciono subito lo sterzo, diretto, e l'insonorizzazione dell'abitacolo, al riparo da fruscii e rumori di rotolamento. La versione con batteria da 60 kWh è particolarmente vivace in accelerazione (7,4 secondi dichiarati nello 0-100) e si muove con disinvoltura. Come per tutte le elettriche, anche nel caso della Mégane il peso è importante (anche se qui ci è sembrato meno impattante rispetto ad altre concorrenti): vengono dichiarati da 1.513 a 1.636 kg, a seconda delle versioni. Si ha a che fare con la trazione anteriore, una soluzione opposta a quella scelta dalla scuola tedesca. Quattro i livelli di frenata rigenerativa, selezionabili mediante paddle al volante. La seduta bassa ti fa proprio dimenticare di essere su una Suv, e la stessa cosa la può dire chi sta seduto dietro, perché il tetto "incombe" sopra e in fianco alla testa. Ma lo spazio per le gambe non manca, così come le bocchette del clima. Nella sua storia, la Mégane ha sempre detto qualcosa di nuovo, per ben quattro volte da quando è nata, nel 1995: ora fa la stessa cosa. Anzi, forse lo fa ancora di più.