Aston Martin DB12

L’Aston Martin DB12 non è una semplice supercar. È infatti quella che la Casa di Gaydon definisce una Super Tourer, con l’attenzione da mettere proprio sulla seconda parola. Non è dunque una vettura che vuole partecipare a sfide basate sulle prestazioni, comunque di tutto rispetto. Vuole invece mettere l’accento su una piacevolezza che va al di là dei numeri. Questo modello mantiene la base della DB11 - il passo è il medesimo - ma con l’80% di componenti inediti. Un gran lavoro che tocca ogni aspetto della 2+2 britannica, che si presenta caratterizzata anche da un telaio più rigido e da carreggiate allargate. Le sospensioni multilink sono riprogettate e sfruttano ammortizzatori intelligenti Bilstein con smorzamento adattivo Skyhook. Le varianti che possono trovare negli annunci sono due, la DB12 Coupé e la DB12 Volante, versione cabriolet. Questa ha una capote a otto strati super attillata, che si ripiega in una quindicina di secondi. Tra un esemplare e l’altro ci possono essere notevoli differenze di allestimento e quindi di prezzo. Tra gli equipaggiamenti aggiuntivi cui dare maggior importanza c’è un impianto frenante carboceramico. La sua eventuale presenza garantisce un significativo risparmio di peso a livello di masse non sospese.

I MOTORI DELLA ASTON MARTIN DB12 USATA
Il nome non deve trarre in inganno. A differenza della sua progenitrice, la Aston Martin DB12 non monta infatti un motore a dodici cilindri. Al suo posto, sotto il cofano chilometrico si trova un V8 biturbo di origine tedesca e più precisamente AMG. Questa unità ha il nome in codice A23 ed è caratterizzata da un albero a gomiti con perni a 90 gradi. Tale soluzione che privilegia la rotondità di funzionamento rispetto a quella più grintosa che si ottiene con albero piatto. La messa a punto operata dai tecnici Aston Martin garantisce comunque un rendimento notevole. Complici profili specifici per gli alberi a camme, turbine maggiorate e un impianto di raffreddamento più efficiente, la potenza massima è infatti di ben 680 CV. Ancor più eclatante è il valore dichiarato per la coppia massima, che resta stabile a 800 Nm tra i 2.750 e i 6.000 giri/min. La DB12 Coupé può scattare così da 0 a 100 in 3,6 secondi mentre la variante convertibile Volante impiega un decimo di secondo in più. Per entrambe la velocità massima è di 325 km/h. Il cambio è automatico ZF a otto marce ed è montato sull’asse posteriore, insieme a un differenziale a controllo elettronico. La trazione è chiaramente posteriore.

PRO E CONTRO DELLA ASTON MARTIN DB12 USATA
La Aston Martin DB12 è molto più dei numeri snocciolati dalla sua scheda tecnica. Si rivela infatti un’auto dalle diverse anime. Quella da viaggio veloce viene fuori quando si seleziona la modalità di guida GT. In Sport o in Sport + diventa invece una sportiva affilata e coinvolgente. Il comportamento dinamico è agile, volutamente non troppo reattivo e sempre ben prevedibile. Ciò grazie anche a un bilanciamento quasi perfetto. Un plauso va poi all’abitacolo. L’ambiente è moderno, semplice e lineare, ma mantiene grande fascino. Il merito va ai materiali esclusivi, come legno e pelle cucita in maniera artigianale. La definizione 2+2 pare invece abbastanza ottimistica, con i posti posteriori molto sacrificati. La DB12 Volante, dal canto suo, ha un bagagliaio un po' piccolo per una macchina che vuole vestire anche i panni della Gran Turismo.
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