Lancia Voyager
I MOTORI
Sebbene sulla carta la Lancia Voyager sia stata prodotta anche con un motore V6 3.6 a benzina Pentastar, il mercato dell’usato è monopolizzato dagli esemplari turbodiesel. Dietro la stessa sigla 2.8 CRD si nascondono due varianti del quattro cilindri VM, da 163 o 177 CV. In ogni caso, si tratta di un’unità che si apprezza più per la regolarità che non per la grinta o l’erogazione vellutata. Il cambio è automatico a sei rapporti, ma la leva sistemata sulla plancia, accanto alla strumentazione, permette anche la selezione manuale delle marce.
PRO E CONTRO
La Lancia Voyager abbina finiture e dettagli raffinati di stampo “made in Italy” a un’abitabilità molto generosa, di scuola americana. La grande monovolume offre ai suoi occupanti una straordinaria quantità di spazio, che può essere tra l’altro sfruttato al meglio grazie a stipetti, portabottiglie e tavolini, che aumentano la praticità della vita a bordo. Anche la climatizzazione è molto curata, con tanto di bocchette sul padiglione per i posti posteriori. Nel complesso il confort di marcia è eccellente anche quando si viaggia in sette, con sospensioni regolate per assorbire al meglio le sconnessioni e un’efficace insonorizzazione, anche a velocità autostradale. La Voyager è una gran passista, che dà il meglio nei lunghi tragitti. In città, invece, la stazza complica un po’ le manovre, mentre tra le curve emerge molto sottosterzo, non sempre facile da contrastare. Qualche critica va anche ai freni, che fanno registrare spazi d’arresto lunghi e risentono della fatica nell’uso intenso.