Mitsubishi Colt

La Mitsubishi Colt rappresenta un modello chiave nella storia della Casa dei tre diamanti. La sua importanza è infatti ben superiore rispetto a quanto lascerebbe supporre la sua limitata diffusione in Italia. Alla prima generazione, introdotta sul mercato giapponese nel lontano 1962, ne sono seguite altre cinque serie. A partire dagli anni Ottanta la macchina ha iniziato a riscuotere un discreto successo nei Paesi del Nord Europa. In Italia, i volumi sono cresciuti soprattutto con la sesta generazione, entrata in listino nel 2004, aggiornata tra il 2008 e il 2009 e commercializzata poi fino al 2012. Questo modello, che ha anche fatto da base per la Smart forfour, è stato offerto con diverse carrozzerie. La più comune Colt usata è quella a due volumi e cinque porte, mentre più rare sono le vetture a tre porte battezzate CZ3. Originale, infine, la versione coupé-cabriolet CZC, con tetto di metallo ripiegabile, progettata e costruita in collaborazione con Pininfarina: generosamente definita 2+2, in realtà offre una zona posteriore dell’abitacolo abbastanza sacrificata.

I MOTORI
Anche focalizzando l’attenzione solo sulla Mitsubishi Colt più recente, si trova comunque un ampio ventaglio di motorizzazioni e di alimentazioni a popolare le inserzioni. La maggior parte degli esemplari usati è alimentata a benzina ed è spinta da un tranquillo ma valido 1.1 da 75 CV, che è stato proposto anche in variante bifuel, a benzina e Gpl. Il fronte a benzina si completa con un 1.3 da 95 Cv e con un 1.5 che eroga 109 CV in configurazione aspirata e 150 CV in quella turbo. Rare, ma non introvabili, sono poi le Mitsubishi Colt 1.5 DI-D, con un motore turbodiesel dal temperamento vivace, ma dalla rumorosità abbastanza marcata.

PRO E CONTRO
La Mitsubishi Colt berlina ha una sagoma particolare, che l’avvicina per certi versi alle piccole monovolume. Il parabrezza molto avanzato, il taglio verticale della coda e il notevole sviluppo in altezza fanno sì che lo spazio a disposizione dei passeggeri anteriori e posteriori sia molto elevato, specie in rapporto ai 387 cm di lunghezza. Il volume interno può essere tra l’altro sfruttato al meglio, grazie alla presenza del divano frazionato e scorrevole. Apprezzabili sono anche i numerosi vani portaoggetti sparsi per l’abitacolo e la possibilità di ribaltare in avanti lo schienale del sedile del passeggero anteriore per caricare oggetti molto lunghi. Luci e ombre, invece, sul fronte visibilità: in manovra fila tutto liscio, perché è facile farsi un’idea degli ingombri, ma in movimento si è disturbati dai montanti anteriori, molto massicci e inclinati. Quanto al comportamento stradale, la leggerezza rende la Colt spigliata e docile ai comandi dello sterzo. Quest’ultimo è preciso, ma lamenta talvolta indurimenti anomali quando si tratta di sterzare velocemente da una parte all’altra. Le reazioni restano graduali anche in caso d’emergenza, ma è bene tenere presente che talune vetture lamentano lacune a livello di equipaggiamento, essendo prive del controllo elettronico della stabilità.
Leggi Tutto