Porsche Boxster
I MOTORI
Ogni evoluzione della Boxster ha migliorato le prestazioni, portandole sempre più vicine a quelle delle sportive di punta. Tra il 2009 e il 2015 sono apparsi in listino solo motori boxer aspirati a sei cilindri, con potenze comprese tra i 255 e i 375 CV, questi ultimi raggiunti dalla rara variante Spyder d’impostazione quasi corsaiola. Con l’avvento della serie 718, invece, c’è stato il passaggio a motori a quattro cilindri turbo, con potenze a partire dai 300 CV. In generale ogni edizione è stata declinata in tre versioni, base, S e GTS, in un crescendo di sportività. Nel 2009 è entrato in listino anche l’eccellente cambio robotizzato a doppia frizione Pdk, che ha rimpiazzato l’automatico Tiptronic offerto in precedenza.
PRO E CONTRO
L’ingombrante parentela con la 911 ha sempre fatto sì che la Boxster fosse guardata con sufficienza dai porschisti di vecchia scuola. Negli anni, tuttavia, la Boxster ha saputo conquistare anche i più scettici con un comportamento stradale straordinario. Grazie a un bilanciamento pressoché perfetto è rapida e precisa, sempre pronta a rispondere a uno sterzo chirurgico. Promossi a pieni voti anche i freni, potenti e ben gestibili. I limiti sono quelli tipici di auto di questo genere, con il confort che si riduce un po’ al crescere dell’andatura e una scarsa visibilità a capote chiusa.