Lexus ES
I MOTORI DELLA LEXUS ES USATA
Chi desidera acquistare una Lexus ES usata non ha molta scelta a livello di motorizzazioni. Tutti gli esemplari di seconda mano presenti tra gli annunci sono infatti equipaggiati con un unico sistema di propulsione ibrido. La piattaforma Ga-K, parente stretta di quella usata anche da alcune Toyota, ospita in posizione trasversale un quattro cilindri a benzina a ciclo Atkinson da 2,5 litri. Questa unità è abbinata a due motogeneratori elettrici della potenza complessiva di 120 CV. Tali unità fanno gioco di squadra con un ruotismo epicicloidale per emulare un cambio automatico a variazione continua. Il sistema eroga in tutto 218 CV. In sostanza non c’è mai un collegamento costante tra i motori e le ruote e questo disorienta un po’, specie se si accelera con decisione. In rilascio invece l’unità termica viene spenta sistematicamente. I consumi traggono vantaggio da questa impostazione, con percorrenze medie eccellenti in città. Il piacere della guida brillante è invece sacrificato sull’altare dell’efficienza.
PRO E CONTRO DELLA LEXUS ES USATA
Gli arredi della Lexus ES sono realizzati con cura e con una attenzione quasi maniacale al dettaglio. Una nota stonata viene però dai comandi, che sono tanti, per non dire troppi. Bisogna familiarizzare un po’ con la macchina prima di entrare in sintonia con i tasti che affollano il volante e la plancia. Neppure il sistema multimediale brilla per intuitività. La Lexus ES si fa però perdonare offrendo spazio a volontà. Davanti si sta davvero bene ma è l’abitabilità posteriore a impressionare. Rispetto alle rivali c’è più agio per le gambe. I passeggeri viaggiano su comode poltrone, che possono essere anche riscaldabili e regolabili nell’inclinazione dello schienale. In aggiunta l’ambiente è pure ben isolato dal mondo esterno. È una condizione ideale per gustarsi la musica dell’eventuale impianto Mark Levinson, uno degli optional a catalogo. E ottimo è anche il molleggio, con la taratura morbida delle sospensioni che lascia però spazio a un certo rollio. Il telaio, d’altro canto, non è studiato per assecondare la guida sportiva e lo dimostrano anche le caratteristiche turistiche dello sterzo. A deludere un po’ sono infine i freni e non solo per la modulabilità migliorabile. Gli spazi d’arresto sono appena discreti in condizioni normali e peggiorano sul bagnato e sui fondi ad aderenza differenziata.