Lexus RX
I MOTORI
La Lexus RX ha assunto nel corso degli anni la connotazione della Suv che desidera mostrare una certa sensibilità ambientale. Ciò è dovuto alla scelta della Casa di distribuire sul mercato italiano solo esemplari dotati propulsione ibrida. Nel caso delle RX della quarta serie l’offerta si concentra su un powertrain che abbina un V6 3.5 alimentato a benzina con ciclo Atkinson a due motori elettrici, uno anteriore e uno posteriore, per una potenza totale di sistema di 313 CV. La trazione è di norma anteriore, con quella posteriore a inserimento automatico, mentre il cambio è automatico Cvt con ruotismo epicicloidale. Decisamente maggiore è l’assortimento di motorizzazioni relativo alla terza generazione, che nei primi anni è stata venduta anche solo a motore termico nella versione RX 350. Della ibrida RX 450h esiste anche una variante con la sola trazione anteriore.
PRO E CONTRO
Uno dei pregi della Lexus RX risiede nella sua originalità. Al di là della personalità stilistica, che può piacere o meno, la Suv giapponese si distingue dal punto di vista tecnico e filosofico. Non va infatti alla ricerca di prestazioni strabilianti (anche se quando si insiste con l’acceleratore dà comunque belle soddisfazioni) e non si destreggia nemmeno benissimo fuoristrada, ma risulta brillante e scorrevole, depositaria di una vocazione “eco” tutt’altro che comune. La fluidità di marcia si sposa bene con un confort acustico pregevole, mentre a livello di molleggio emerge la risposta un po’ secca delle sospensioni posteriori. Promosse a pieni volti anche la cura delle finiture e l’abitabilità, con tanto spazio che rende possibile viaggiare comodamente anche in cinque, mentre sui recenti esemplari a sette posti la terza fila offre una sistemazione sacrificata. Non convincono del tutto i freni, che hanno spazi d’arresto un po’ lunghi sia a freddo sia a pieno carico.