Lancia Phedra
I MOTORI
La Lancia Phedra è stata proposta negli anni anche con motori a benzina da due e da tre litri, ma la loro diffusione è molto limitata. A monopolizzare, o quasi, la scena delle inserzioni sono infatti gli esemplari turbodiesel, che, al di là della denominazione adottata, montano sempre propulsori di origine transalpina, 2.0 o 2.2 HDi, entrambi proposte in diverse configurazioni. Nel primo caso le potenze vanno da 109 a 138 CV, mentre nel secondo si va da 128 a 170 CV. Solo alcune vetture adottano il cambio automatico, un tipo di trasmissione che si sposa bene con le caratteristiche generali dell’auto.
PRO E CONTRO
La Lancia Phedra può essere considerata un’ammiraglia con sagoma da monovolume. Lo spazio a bordo è infatti degno di una limousine e i passeggeri godono di una buona sistemazione anche in terza fila. La qualità delle finiture, che possono prevedere anche legni pregiati, Alcantara e pelle è poi all’altezza di un jet executive. Con una flessibilità d’impiego esemplare, la Lancia Phedra è però pronta all’occorrenza a trasformarsi in poche mosse in un cargo, grazie a un volume di carico di oltre 2,5 metri cubi. Per gli oggetti più piccoli ci sono, invece, una sessantina di vani e stipetti sparsi qua e là, che consentono di trovare la giusta collocazione a ogni cosa. Se questa Lancia si dimostra un’ottima passista, capace di regalare ai suoi occupanti viaggi comodi e rilassanti, è per merito anche dell’ottimo confort di marcia. La silenziosità è notevole pure alle andature autostradali e le sospensioni digeriscono bene ogni genere di sconnessione. Nel misto affrontato con piglio deciso si avverte un po’ di coricamento laterale, ma il comportamento stradale resta comunque gradevole e sicuro. Data per scontata la riduzione del volume del bagagliaio quando a bordo ci sono tutti passeggeri, qualche critica può andare invece alla manovrabilità dell’eventuale cambio manuale, che ha innesti a volte un po’ laboriosi.