Mitsubishi Space Star
I MOTORI
La prima generazione della Mitsubishi Space Star è stata proposta con un vasto assortimento di motorizzazioni. È stata infatti venduta con motori a benzina 1.3, 1.6 e 1.8, oltre che con un turbodiesel 1.9. È invece del tutto inutile mettersi alla ricerca di una vettura della seconda serie alimentata a gasolio. Tutte le Space Star più recenti viaggiano infatti a benzina oppure sono bifuel, ovvero a benzina e Gpl. Sotto il loro cofano si possono trovare motori 1.0 o 1.2 a tre cilindri della famiglia Mivec. Tale acronimo sta per Mitsubishi Innovative Valve timing Electronic Control, letteralmente controllo elettronico dell’apertura delle valvole, una tecnologia che regala a queste unità una buona brillantezza in rapporto alla cilindrata. L’abbinamento più comune è con il cambio manuale, ma non mancano anche le vetture a cambio automatico. Tutte le Space Star sono comunque sempre a trazione anteriore.
PRO E CONTRO
La Mitsubishi Space Star spicca tra le rivali come una tra le proposte più leggere. La massa contenuta le garantisce svariati benefici. Pur senza essere particolarmente potente, vanta infatti un certo dinamismo. Anche se non si può definire sportiva, si rivela agile nel traffico e risponde in modo vivace quando si insiste con l’acceleratore. Complice un’aerodinamica abbastanza curata, riesce poi a far registrare buone percorrenze medie. Passando all’abitacolo, gli arredi hanno un’aria un po' spartana, ma sono di buona sostanza. Lo stile non ha grande personalità, ma lo schermo centrale presente sulle vetture degli ultimi anni è funzionale. Apprezzabile è poi anche il fatto che davanti al passeggero anteriore, oltre al classico cassettino, vi sia un comodo portaoggetti. Si tratta di una soluzione pratica nell’uso quotidiano e che vantano solo poche concorrenti. Buono è infine il giudizio sulla spaziosità, leggermente migliorata nel tempo per i passeggeri posteriori, e sul bagagliaio. Il suo volume utile è più che sufficiente per un’auto che nasce soprattutto per la città.