Honda Insight
Honda ha cominciato a utilizzare il nome Insight all’inizio degli anni Duemila, battezzando così la sua prima vettura ibrida. Si trattava di una curiosa biposto dalla forma molto affusolata, con un Cx di appena 0,25. Quell’auto rappresenta tuttavia una vera rarità e i pochi esemplari circolanti destano l’interesse dei collezionisti delle youngtimer. La maggior parte degli annunci riguarda infatti le Honda Insight della seconda generazione, lanciata nel 2009. In questo caso la vettura si presenta come una berlina hatchback, ovvero una filante due volumi con il portellone molto inclinato. Diretta rivale della Toyota Prius, questa Insight ha una plancia con un design originale, che non perde però mai di vista la praticità. Solo il climatizzatore desta qualche perplessità. Progettato per non penalizzare l’efficienza, si arresta quando il motore si spegne durante le fermate. Curioso il fatto che il posto di guida abbia un’impostazione molto sportiva, con seduta bassa e volante verticale.
I MOTORI DELLA HONDA INSIGHT USATA
Inutile mettersi alla ricerca di un esemplare che viaggi solo a benzina o magari turbodiesel. Tutte le Honda Insight in circolazione sono infatti ibride. A voler essere più precisi, si tratta in particolare di vetture mild hybrid. Ciò significa che hanno un motore elettrico che supporta quello termico ma quest’ultimo è sempre in funzione e non ci sono momenti in cui quello elettrico si occupa di muovere da solo la Insight. Le auto della prima serie montano un piccolo motore a tre cilindri da un litro, con una potenza di 68 CV, che diventano 76 quando l’elettrico dona un effetto boost. Il loro cambio è un classico manuale a cinque marce. Le Insight della seconda generazione hanno invece sotto il cofano un quattro cilindri 1.3 abbinato a sua volta a un’unità elettrica, per un potenza totale di sistema di 88 CV. Sul fronte trasmissione in questo caso c’è un cambio automatico a variazione continua CVT, che può essere utilizzato anche manualmente. In questo caso simula la presenza di sette rapporti. Per tutte queste Honda le ruote motrici sono sempre e solo due e la trazione è anteriore.
PRO E CONTRO DELLA HONDA INSIGHT USATA
Concentrando l’attenzione sulla seconda Honda Insight, quella che quasi monopolizza le inserzioni, il primo pregio che va evidenziato sono i consumi ridotti. In media si fanno 16-18 km con un litro ma i 20 non sono un miraggio, guidando con attenzione. Un’altra grande qualità della berlina giapponese è l’elevato confort di marcia. Il motore termico è molto silenzioso e la sua voce si fa sentire solo in piena accelerazione. Anche gli interventi di quello elettrico sono estremamente discreti e in velocità avverte giusto il rumore di rotolamento dei pneumatici. All’origine dei due difetti principali c’è sempre il taglio spiovente del tetto. L’andamento delle lamiere da una parte limita infatti la visibilità posteriore. Dall’altra riduce lo spazio utile in altezza per gli occupanti del divano. Qualche critica va anche allo sterzo, leggerissimo in città ma poco preciso e progressivo nel misto. Ciò non toglie tuttavia che la Insight si possa considerare un’auto gradevole e sicura. I trasferimenti di carico e i passaggi dal sottosterzo al sovrasterzo sono evidenti, ma sempre tenuti a bada dal controllo elettronico della stabilità.
Leggi Tutto
I MOTORI DELLA HONDA INSIGHT USATA
Inutile mettersi alla ricerca di un esemplare che viaggi solo a benzina o magari turbodiesel. Tutte le Honda Insight in circolazione sono infatti ibride. A voler essere più precisi, si tratta in particolare di vetture mild hybrid. Ciò significa che hanno un motore elettrico che supporta quello termico ma quest’ultimo è sempre in funzione e non ci sono momenti in cui quello elettrico si occupa di muovere da solo la Insight. Le auto della prima serie montano un piccolo motore a tre cilindri da un litro, con una potenza di 68 CV, che diventano 76 quando l’elettrico dona un effetto boost. Il loro cambio è un classico manuale a cinque marce. Le Insight della seconda generazione hanno invece sotto il cofano un quattro cilindri 1.3 abbinato a sua volta a un’unità elettrica, per un potenza totale di sistema di 88 CV. Sul fronte trasmissione in questo caso c’è un cambio automatico a variazione continua CVT, che può essere utilizzato anche manualmente. In questo caso simula la presenza di sette rapporti. Per tutte queste Honda le ruote motrici sono sempre e solo due e la trazione è anteriore.
PRO E CONTRO DELLA HONDA INSIGHT USATA
Concentrando l’attenzione sulla seconda Honda Insight, quella che quasi monopolizza le inserzioni, il primo pregio che va evidenziato sono i consumi ridotti. In media si fanno 16-18 km con un litro ma i 20 non sono un miraggio, guidando con attenzione. Un’altra grande qualità della berlina giapponese è l’elevato confort di marcia. Il motore termico è molto silenzioso e la sua voce si fa sentire solo in piena accelerazione. Anche gli interventi di quello elettrico sono estremamente discreti e in velocità avverte giusto il rumore di rotolamento dei pneumatici. All’origine dei due difetti principali c’è sempre il taglio spiovente del tetto. L’andamento delle lamiere da una parte limita infatti la visibilità posteriore. Dall’altra riduce lo spazio utile in altezza per gli occupanti del divano. Qualche critica va anche allo sterzo, leggerissimo in città ma poco preciso e progressivo nel misto. Ciò non toglie tuttavia che la Insight si possa considerare un’auto gradevole e sicura. I trasferimenti di carico e i passaggi dal sottosterzo al sovrasterzo sono evidenti, ma sempre tenuti a bada dal controllo elettronico della stabilità.
a.d. motors spa
Corso Giambone 33 10100 Torino
(TO)