Honda Jazz
I MOTORI
Chi fosse alla ricerca di una Honda Jazz turbodiesel si metta il cuore in pace: la Casa di Tokyo non ha mai prodotto questo modello con un propulsore alimentato a gasolio. La prima serie è stata venduta con due unità a benzina da 1,2 e 1,4 litri, quest’ultima proposta anche con il cambio automatico. Le stesse cilindrate caratterizzano pure i rinnovati motori montati dalla seconda serie, la cui gamma si è ampliata nel 2011 con l’arrivo di una versione 1.3 ibrida, dotata di un cambio automatico a variazione continua. La terza generazione è tornata alla sola alimentazione a benzina, con una tranquilla motorizzazione 1.3 affiancata da una più brillante 1.5, mentre la quarta Jazz punta solo sull’ibrido. Sotto il suo cofano ci sono infatti due motori elettrici collegati a un unità a benzina 1.5 i-VTEC e alimentati da un pacco di batterie agli ioni di litio. Questo raffinato sistema può essere utilizzato in tre diverse modalità di guida: EV Drive, Hybrid Drive ed Engine Drive ed è completato da una trasmissione automatica tanto complessa nella costruzione quanto semplice da utilizzare.
PRO E CONTRO
La Honda Jazz è un’auto molto furba. Pur essendo super compatta, offre tanto spazio anche nella zona posteriore e assicura la possibilità di sfruttarlo al meglio grazie a soluzioni intelligenti. Tra i trucchi più apprezzati ci sono i cosiddetti “magic seats”, che danno la possibilità di sollevare le sedute posteriori come quelle dei cinema. In questo modo si può sfruttare tutta la notevole altezza disponibile tra il pavimento e il tetto liberata dallo spostamento del serbatoio sotto i sedili anteriori. Oltre che pratica, la Jazz si dimostra anche divertente, risultando agile e dinamica, con uno sterzo e un assetto messi a punto come si deve. I freni non brillano sugli esemplari più datati ma sono man mano divenuti più efficaci.