Mazda CX-7
I MOTORI
Per alcuni anni la Mazda CX-7 è stata proposta soltanto con un motore, poco allineato ai gusti della clientela italiana. Si tratta infatti di un quattro cilindri turbobenzina 2.3 a iniezione diretta, lo stesso adottato anche dalle Mazda 3 e 6 nelle versioni più performanti siglate MPS. Questa unità eroga 260 CV, ha una coppia massima di 380 Nm ed è abbinata al cambio manuale e alla trazione integrale a inserimento automatico. Con il model year 2010 la Casa giapponese ha introdotto in listino un turbodiesel che ha dato slancio alle vendite. Il motore a gasolio che popola gli annunci è il 2.2 CRDI, parente stretto di quello impiegato anche dalla Mazda 6, ma rivisto con una diversa turbina a geometria variabile. La sua scheda tecnica dichiara 173 CV di potenza e di 400 Nm di coppia, mentre le prove hanno fatto emergere consumi molto contenuti. Anche in questo caso il reparto trasmissione punta su cambio manuale e trazione integrale. Curiosamente il cambio automatico non è mai stato inserito a catalogo.
PRO E CONTRO
La Mazda CX-7 intona per certi versi una voce fuori dal coro del segmento, ma il suo progetto ha diversi punti di forza, a partire da un notevole feeling di guida. La CX-7 si rivela infatti disinvolta, agile e brillante, oltre che sempre sincera e sicura in ogni situazione, nonostante un rollio abbastanza elevato. Questa Mazda si inserisce bene in curva e ha reazioni prevedibili, che l’Esp tiene a bada nonostante accusi talvolta un leggero ritardo d’intervento. Nel misto si apprezza anche lo sterzo, che si rivela pronto, preciso e progressivo. Ottimo il lavoro svolto dall’impianto frenante, che assicura spazi d’arresto contenuti e non accusa segni di affaticamento precoce. La CX-7 è invece un po’ impacciata negli spazi stretti sia per il raggio di sterzata non eccezionale sia per la scarsa visibilità, penalizzata dai montanti massicci e dal taglio delle lamiere. In manovra si rimpiange anche l’assenza dei sensori di parcheggio. Inutile infine coltivare velleità fuoristradistiche: senza bloccaggi e marce ridotte meglio non avventurarsi nei passaggi più impegnativi.