Mitsubishi Eclipse

La Mitsubishi Eclipse è una sportiva compatta che la Casa giapponese ha commercializzato in Italia nel corso degli anni Novanta. Le generazioni che sono alternate in listino sono state due. La prima è stata presentata nel 1989 ma nel nostro paese è giunta solo nel 1993. La seconda è invece rimasta sulla scena per la seconda metà del decennio. Nel resto del mondo, tuttavia, la carriera della Eclipse è stata ben più lunga e si è protratta a lungo anche nel nuovo millennio. Differenze sensibili emergono inoltre dal punto di vista della ricchezza della gamma. Il listino nazionale ha sempre avuto una struttura più snella di quella adottata in altri Paesi, con le versioni coupé a monopolizzare la scena. Altrove sono apparse invece anche varianti targa della prima serie e Spyder della seconda. In generale, tutte le Eclipse distribuite ufficialmente nello Stivale sono accomunate dalla medesima impostazione. Sono dunque vetture che puntano su un’estetica grintosa senza avere pretese particolari dal punto di vista delle prestazioni o della dotazione di serie.

I MOTORI DELLA MITSUBISHI ECLIPSE USATA
Le Mitsubishi Eclipse usate in vendita sul mercato italiano hanno di norma un motore a benzina aspirato da due litri di cilindrata. Per gli esemplari più datati la potenza massima dichiarata è di 150 CV, mentre su quelli più recenti il picco scende a 145 CV. Tutte le vetture distribuite in Italia hanno la trazione anteriore e il cambio manuale. All’estero la prima serie è stata venduta anche con la sigla AWD e la trazione integrale, che da noi è invece rimasta confinata solo nelle brochure, senza approdare mai in concessionaria. Lo stesso discorso si può fare anche per l’Eclipse sovralimentata con un turbo sia della prima che della seconda serie. Questa motorizzazione, di gran lunga più performante, è rimasta appannaggio dei soli automobilisti stranieri, salvo rari casi di importazione parallela.

PRO E CONTRO DELLA MITSUBISHI ECLIPSE USATA
Molto apprezzata soprattutto dagli appassionati di youngtmer e di tuning, la Mitsubishi Eclipse può vantare doti molto più concrete della linea filante. Il primo pregio è un comportamento stradale coinvolgente e divertente. Il baricentro basso e un peso abbastanza contenuto creano i presupposti per un notevole dinamismo nei percorsi ricchi di curve. A capitalizzare il tutto provvedono poi uno sterzo ben calibrato e e un cambio che si lascia manovrare bene anche quando lo si aziona in modo rapido. L’assenza della trazione posteriore fa storcere il naso agli amanti dei controsterzi ma rende il controllo dell’auto più semplice e intuitivo in ogni frangente. Quanto all’abitacolo, i posti indicati sul libretto di circolazione sono quattro. Non bisogna però farsi grandi illusioni. Quelli posteriori sono adatti più che altro a ragazzi o persone di bassa statura, a causa della forma spiovente del padiglione. Salvo casi eccezionali, è meglio considerare la zona posteriore come una possibile estensione del bagagliaio. La plancia, secondo la classica scuola giapponese dell’epoca, non brilla per lussuosità dei materiali ma è confezionata con notevole cura dal punto di vista degli assemblaggi.
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