Peugeot Ranch
I MOTORI
La maggior parte delle inserzioni relative alla Peugeot Ranch vede come protagoniste le motorizzazioni a gasolio. L’offerta, in questo caso, si limita a due propulsori. Gli esemplari più datati e votati al lavoro sono equipaggiati con un tranquillo ma infaticabile 1.9 aspirato da 69 CV. In alternativa si possono trovare annunci che riguardano uno dei primi turbodiesel a portare la sigla Hdi, un due litri da 90 CV. Quanto alle Ranch a benzina, anche qui le soluzioni possibili sono due, entrambe aspirate. L’entry level è un 1.4 da 75 CV mentre le versioni performanti sono spinte da un 1.6 16V da 109 CV. Tutte queste Peugeot dispongono di cambio manuale a cinque rapporti e trazione anteriore. Va però detto che esistono sul mercato rare Ranch a trazione integrale 4x4 allestite in maniera semi-ufficiale dallo specialista Dangel, che si distinguono facilmente per l’assetto rialzato.
PRO E CONTRO
Nella versione destinata al trasporto passeggeri la Peugeot Ranch fa della versatilità d’impiego la sua arma vincente. L’abitacolo non brilla forse per ricercatezza nello stile né per cura delle finiture, che badano soprattutto al sodo. Il suo punto di forza è quello di far viaggiare comodamente cinque persone adulte con appresso i rispettivi bagagli oppure di stivare con la stessa disinvoltura oggetti molto ingombranti, una volta ripiegata la seconda fila di sedili. La capacità del bagagliaio va dai 664 al 2.800 litri, davvero niente male per un mezzo lungo di dimensioni così compatte. Una volta in movimento, la Ranch si fa apprezzare per il buon confort di marcia. La rumorosità non arriva mai a essere davvero fastidiosa e l’assorbimento delle sospensioni è efficace anche quando si trovano fondi dissestati. La taratura dell’assetto e l’altezza del baricentro sconsigliano di forzare troppo il passo nel misto. Al limite, la Ranch allarga vistosamente con il muso, mentre in caso di manovre d’emergenza è la coda ad accusare ampie oscillazioni.