Subaru BRZ
I MOTORI
Dal punto di vista tecnico, la Subaru BRZ intona una voce fuori dal coro delle altre Subaru, rinunciando a quella trazione integrale Symmetrical AWD che di norma è una sorta di marchio di fabbrica della Casa giapponese. Al suo posto c’è uno schema meccanico definito Boxer Rear-wheel drive Zenith, con le lettere maiuscole che spiegano anche l’origine del nome dell’auto. In concreto la BRZ monta un motore a benzina quattro cilindri boxer, di due litri, da 200 CV, con la trazione posteriore sistemata in posizione perpendicolare al resto della meccanica (ecco spiegato il senso di Zenith). Questa soluzione permette di abbassare il baricentro, che si trova per la precisione a soli 46 cm da terra. Sul fronte trasmissione, la maggior parte degli esemplari monta un cambio manuale a sei marce e solo pochi sono gli annunci che riguardano vetture con il cambio automatico, proposto come optional.
PRO E CONTRO
Basta salire - anzi, sarebbe più corretto dire calarsi - a bordo della Subaru BRZ per apprezzare uno dei suoi pregi principali, ovvero la corretta impostazione del posto di guida. Volante e pedaliera sono perfettamente allineati al sedile, che è quasi da corsa e vanta una corretta profilatura. L’attento studio ergonomico è testimoniato anche dal cambio e dai comandi secondari, che si trovano a portata di mano e sono facili da azionare. La situazione a livello di abitabilità è invece meno rosea nella zona posteriore. Sulla carta questa Subaru è una 2+2, ma alle spalle del pilota e del passeggero anteriore possono accomodarsi giusto due ragazzini. Meglio sistemare sulle sedute le giacche o le borse che sarebbe scomodo riporre nel bagagliaio, che ha comunque la discreta capacità di 243 litri. Quanto la BRZ sia focalizzata sul pilota emerge bene anche in movimento. Il feeling di guida è infatti da vera sportiva, con uno sterzo chirurgico e una grande reattività. Questa è addirittura estremizzata da una ripartizione dei pesi che privilegia l’anteriore a scapito del posteriore: suddivisione non ottimale, poiché lascia il retrotreno scarico e penalizza un po’ le prestazioni nel misto.