Henry Royce, titolare di un’azienda che distribuisce materiale elettrico, ha una grande passione per l’auto, che concretizza nel 1904 realizzandone una in proprio. Due anni più tardi entra in società con Charles Rolls, che si dedica alla parte commerciale dell’attività. Le vetture prodotte sono prestigiose e questa scelta è ben presto premiata dai Reali inglesi che adottano proprio una Rolls-Royce come auto di rappresentanza. La Silver Ghost, prodotta in 6.173 esemplari tra il 1906 e il 1925 diventa il modello più rappresentativo della produzione e il successo ottenuto spinge i due soci ad aprire uno stabilimento negli Stati Uniti, a Springfield, da cui escono 1.701 auto tra il 1921 e il 1931. Proprio in quell’anno la Rolls-Royce prende il controllo della Bentley, da sempre la rivale più pericolosa, in difficoltà finanziarie. Nel 1971, però, arriva a sua volta sull’orlo della bancarotta per una serie di errori di gestione nel settore aeronautico. Un primo salvataggio è effettuato dal Governo inglese e produce lo scorporo della produzione di motori a reazione. Una cordata formata delle tedesche Volkswagen e BMW rileva, in seguito, il controllo della Rolls Royce che, successivamente, diviene di proprietà esclusiva della BMW.

Rolls-Royce
Black Badge Wraith Black Arrow, ultimo atto per la coupé col V12
Per celebrare il record di velocità del prototipo Thunderbolt del 1938, la Casa ha presentato una serie in edizione limitata che segnerà anche la fine della carriera del modello