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F.1, GP Abu Dhabi
Round finale: tre piloti per una sola corona

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Tutto in una notte: il Mondiale 2025 di Formula 1 si gioca all’ultima curva. Dopo 24 gare in giro per il mondo, il Circus arriva ad Abu Dhabi con il titolo piloti ancora da assegnare e tre pretendenti per una sola corona: Lando Norris, Max Verstappen e Oscar Piastri. Sullo sfondo, il solito scenario da cartolina del tramonto sul porto e della partenza al crepuscolo, tipico dello Yas Marina Circuit di Abu Dhabi.

McLaren, piloti liberi di lottare

La McLaren si presenta da squadra di riferimento: ha già chiuso i conti tra i Costruttori, ha la monoposto più completa del lotto e porta al via due piloti in piena corsa iridata. Norris è davanti di 12 punti su Verstappen e 16 su Piastri, tutti e tre a quota sette vittorie stagionali: equilibrio perfetto in statistica, molto meno nelle dinamiche interne di un team che nelle ultime gare ha spesso lasciato la cronaca alle proprie esitazioni strategiche.

“Siamo racer, sarà la pista a decidere chi sarà il campione”, aveva detto mesi fa Zak Brown, confermando che non ci saranno ordini di squadra tra Norris e Piastri. Ma il ceo della McLaren, almeno in quel momento, sottovalutava il ritorno prepotente di Max Verstappen. L’olandese è riuscito in un’impresa di recupero oltre ogni rosea aspettativa e ad Abu Dhabi correrà così come ha fatto dopo la pausa estiva: aggressivo e senza nulla da perdere. Una condizione psicologica ben diversa da quella dei suoi avversari che, nonostante le apparenze, sono tesi come delle corde di violino.

Round finale: tre piloti per una sola corona

Una corona, tre contendenti: le combinazioni

Il favorito resta Norris, e non solo per il vantaggio in classifica. L’inglese è padrone del proprio destino: gli basta salire sul podio per diventare campione del mondo, a prescindere da ciò che combineranno Verstappen e Piastri. Persino con un arrivo fuori dal podio la situazione resta gestibile: quarto o quinto posto possono bastare se Max non vince; scendendo ancora, tutto dipende da quanto in alto si spingeranno i rivali, ma il margine di sicurezza esiste. La storia, però, ricorda a Lando che arrivare all’ultima gara da leader non garantisce nulla: Fernando Alonso e il 2010 a Yas Marina sono lì a fare da monito.

Verstappen, dal canto suo, deve attaccare. Lo scenario più lineare è brutale nella sua semplicità: vincere la gara e sperare che Norris non faccia meglio del quarto posto. Esistono combinazioni più fantasiose – un secondo posto con Norris giù dai primi sette o un terzo con Lando appena dentro la top 10 – ma tutte ruotano intorno allo stesso concetto: Max non può permettersi una domenica anonima. Serve un’altra prestazione alla Qatar, con la Red Bull perfetta sull’esecuzione e la McLaren incartata al muretto.

Piastri è il terzo incomodo e, allo stesso tempo, il jolly più scomodo del mazzo. L’australiano ha bisogno di un incastro quasi perfetto: in pratica deve vincere e sperare che Norris non vada oltre il sesto posto, con Verstappen tenuto lontano dal podio o comunque dietro in classifica. La sua corsa al titolo è stata complicata dagli ultimi otto weekend e, soprattutto, dal pasticcio strategico di Losail che ha trasformato una vittoria annunciata in una sconfitta pesante in ottica iridata. Ma proprio per questo, a Yas Marina Piastri può permettersi di rischiare qualcosa in più: per sé, e – se servirà – per la causa di squadra. 

Round finale: tre piloti per una sola corona

Sotto i riflettori dello Yas Marina Circuit

Il teatro del finale è lo Yas Marina Circuit da 5,281 km: 16 curve, un lungo rettilineo da oltre un chilometro e una sequenza di curve medio–lente che mettono alla prova trazione e gestione gomme. Di giorno il grip è traditore, di sera il tracciato si gomma e le temperature scendono, trasformando il circuito in un banco prova perfetto per chi sa tenere in temperatura gli pneumatici senza strapazzarli. Qui l’undercut è storicamente efficace, ma un intervento della Safety Car può ribaltare una gara in un giro solo.

Sul piano tecnico, la McLaren arriva con una MCL39 forte nei curvoni veloci e abbastanza gentile sulle gomme, ideale per gestire stint lunghi in notturna. La Red Bull punta su efficienza aerodinamica e trazione in uscita dalle curve lente, due dettagli che su una pista stop-and-go come Abu Dhabi possono valere quei decimi che fanno la differenza quando si tratta di restare dentro o fuori dalla finestra di sorpasso in DRS. In mezzo, ci sono le due Mercedes e un plotone di outsider pronti a inserirsi nella partita strategica, magari costringendo i tre contendenti a muoversi in anticipo ai box.

Come vedere il GP di Abu Dhabi in TV

Quest'ultimo appuntamento del Mondiale merita di essere seguito dal primo all'ultimo minuto. Ecco gli orari già convertiti al fuso orario italiano per non perdersi l'attività in pista.

Venerdì 5 dicembre

Prove Libere 1 dalle 10.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Prove Libere 2 dalle 14.00 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Sabato 6 dicembre

Prove Libere 3 dalle 11.30 in diretta esclusiva su Sky Sport F1

Qualifiche alle 15.00 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 17.30

Domenica 7 dicembre

Gara, alle 14.00 in diretta su Sky Sport F1. Differita TV8 alle 17.00

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