Mazda 2 Hybrid

I bravi fisionomisti se ne accorgeranno subito. Quella che dal 2022 viene chiamata Mazda 2 Hybrid è in effetti una Toyota Yaris, alla quale sono stati apposti i loghi della Mazda. Esistono anche altre Mazda 2 ibride che sono invece tutte farina del sacco di Hiroshima, ma si tratta di vetture mild hybrid. La Mazda 2 Hybrid è per contro una full hybrid, tecnologia che permette migliori risultati sul fronte dell’abbattimento delle emissioni di CO2. La sua carrozzeria ha dunque la caratteristica forma atletica già vista sotto altre insegne e mantiene una lunghezza di 395 cm. Il sostanziale copia-e.incolla continua anche nell’abitacolo. Qui si trova una strumentazione dal look sportivo, inserita in due indicatori circolari. Al centro della plancia c’è un ampio schermo per l’infotainment e qua e là sono sparsi comodi portaoggetti. Non mancano inserti morbidi, la cui presenza non è affatto scontata in questo segmento.

I MOTORI DELLA MAZDA 2 HYBRID USATA
L’uso del plurale qui è superfluo. La Mazda 2 Hybrid usata popola le inserzioni con un’unica motorizzazione. Il suo principio rispecchia quello introdotto dalla Prius nel lontano 1997, con tutti gli affinamenti del caso, ora che si è giunti alla quarta generazione. Ci sono dunque due motori/generatori elettrici sincroni a magneti permanenti uniti tra loro e a un motore a benzina mediante un ruotismo epicicloidale. Questo permette che l’unità termica e quella elettrica si palleggino il compito di muovere la vettura e fa le veci del cambio, comportandosi come un automatico a variazione continua. L’unità endotermica è un tre cilindri 1.5 caratterizzato da un elevato rapporto di compressione e dal ciclo Atkinson. Ogni aspetto è studiato alla ricerca della massima efficienza. Ci sono dunque una corsa lunga e una doppia iniezione, diretta e indiretta. La scheda tecnica parla di una potenza totale di sistema di 116 CV, con una coppia massima di 120 Nm costanti tra i 3.600 e i 4.800 giri.

PRO E CONTRO DELLA MAZDA 2 HYBRID USATA
La Mazda 2 Hybrid ha come pregio principale il fatto di avere consumi particolarmente contenuti, Ciò vale soprattutto in città. Qui l’ibrido sfrutta al massimo la sua capacità di recuperare energia nei rallentamenti e di riutilizzarla in accelerazione, alleggerendo così il compito del motore termico. Come risultato si possono addirittura raggiungere i 25 km/litro, mentre nel complesso le medie si attestano sui 20 km/litro. In città emerge anche qualche problemino di visibilità nella zona posteriore, dovuto alla forma dei montanti e alla scarsa ampiezza delle superfici vetrate. L’aiuto di sensori e retrocamera fa dunque comodo. Su strade aperte si apprezzano invece le buone qualità stradali. Grazie alla piattaforma rigida e alla corretta distribuzione dei pesi è agile e sicura tra le curve, così come nelle manovre di emergenza. In questi frangenti va un plauso anche allo sterzo, abbastanza pronto e preciso. A livello di finiture si registrano alti e bassi, con alcuni dettagli dall’aspetto un po’ economico, come per esempio il rivestimento del vano bagagli. Questo si fa comunque perdonare con un’ottima capacità in rapporto alle dimensioni esterne.
Leggi Tutto