Mazda3
La Mazda3 è l’emblema del guanto sfida lanciato dalla Casa di Hiroshima alle rivali europee nel segmento delle compatte. Tanto per rinfrescare la memoria, la prima generazione arrivò in Italia alla fine del 2003 accompagnata dallo slogan: “Golf, ti aspetto fuori!”. Rispetto ai modelli del Vecchio continente questa giapponese ha sempre adottato una formula originale e mai banale. La carrozzeria per tradizione dimensioni leggermente maggiori della media, con una lunghezza passata nel tempo da 441 cm a 446 cm, e forme sinuose, divenute nel tempo più levigate. Le edizioni che si sono avvicendate sinora sul mercato sono quattro: la prima rimase in listino fino al 2009, mentre la seconda ebbe vita più breve, lasciando il posto alla sua erede nel 2013. La quarta serie è apparsa invece nel 2019. A livello di usato, sono la seconda e la terza generazione a vantare una maggior diffusione: tra le due il salto è evidente, sia dal punto di vista stilistico che tecnico, oltre che per gli equipaggiamenti, in ogni caso ricchi in rapporto alle rispettive epoche. Questa filosofia è confermata anche dalla quarta serie, al passo con i tempi anche per i sistemi di assistenza alla guida Adas.
I MOTORI
Dentro il cofano della Mazda3 è passato un po’ di tutto, anche se questo modello ha comunque seguito la moda imperante nel segmento C ed è sempre stato venduto soprattutto con alimentazione a gasolio. La seconda generazione ha avuto successo, in particolare con un turbodiesel 1.6 da 116 CV, mentre più rara è la versione 2.2 da 185 CV. Sul fronte benzina va ricordato giusto il 1.600 da 105 CV, preferito da molti al 2.0 da 150 CV e al grintoso 2.3 turbo MPS da 260 CV. Le vendite della terza generazione sono state trainate soprattutto da un valido 2.2 turbodiesel da 150 CV, che ha trovato un’ottima spalla in un più tranquillo 1.5 da 105 CV. Meno diffuse, ma non per questo meno appetibili, sono le unità a benzina della famiglia Skyactive-G 1.5 da 100 CV e 2.0 con potenze fino a 165 CV. La quarta generazione segna l’ingresso nel listino di un’unità 2.0 litri a benzina mild hybrid declinata in due livelli di potenza, 122 e 179 CV. Inedito è anche il turbodiesel 1.8 da 116 CV.
PRO E CONTRO
Le Mazda3 denotano un’attenzione particolare per il posto di guida, che accoglie bene i piloti di tutte le taglie mettendoli a proprio agio. Questa sensazione trova conferma su strada con un notevole piacere di guida: la vettura è divertente, equilibrata, sicura e si comporta bene in tutte le situazioni. Anche il comfort è soddisfacente, specie sugli esemplari più recenti, migliorati dal punto di vista della silenziosità. La seconda generazione delude un po’ dal punto di vista dell’abitabilità posteriore, mentre le Mazda3 più recenti hanno fatto un deciso passo avanti in questo senso. Tuttavia, visti gli ingombri della carrozzeria, sarebbe lecito aspettarsi qualche centimetro in più all’interno e anche nel bagagliaio, che ha una capacità discreta e nulla più. Il taglio delle lamiere, infine, limita anche un po’ la visibilità posteriore.
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I MOTORI
Dentro il cofano della Mazda3 è passato un po’ di tutto, anche se questo modello ha comunque seguito la moda imperante nel segmento C ed è sempre stato venduto soprattutto con alimentazione a gasolio. La seconda generazione ha avuto successo, in particolare con un turbodiesel 1.6 da 116 CV, mentre più rara è la versione 2.2 da 185 CV. Sul fronte benzina va ricordato giusto il 1.600 da 105 CV, preferito da molti al 2.0 da 150 CV e al grintoso 2.3 turbo MPS da 260 CV. Le vendite della terza generazione sono state trainate soprattutto da un valido 2.2 turbodiesel da 150 CV, che ha trovato un’ottima spalla in un più tranquillo 1.5 da 105 CV. Meno diffuse, ma non per questo meno appetibili, sono le unità a benzina della famiglia Skyactive-G 1.5 da 100 CV e 2.0 con potenze fino a 165 CV. La quarta generazione segna l’ingresso nel listino di un’unità 2.0 litri a benzina mild hybrid declinata in due livelli di potenza, 122 e 179 CV. Inedito è anche il turbodiesel 1.8 da 116 CV.
PRO E CONTRO
Le Mazda3 denotano un’attenzione particolare per il posto di guida, che accoglie bene i piloti di tutte le taglie mettendoli a proprio agio. Questa sensazione trova conferma su strada con un notevole piacere di guida: la vettura è divertente, equilibrata, sicura e si comporta bene in tutte le situazioni. Anche il comfort è soddisfacente, specie sugli esemplari più recenti, migliorati dal punto di vista della silenziosità. La seconda generazione delude un po’ dal punto di vista dell’abitabilità posteriore, mentre le Mazda3 più recenti hanno fatto un deciso passo avanti in questo senso. Tuttavia, visti gli ingombri della carrozzeria, sarebbe lecito aspettarsi qualche centimetro in più all’interno e anche nel bagagliaio, che ha una capacità discreta e nulla più. Il taglio delle lamiere, infine, limita anche un po’ la visibilità posteriore.
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