Mazda MX-5
Nei suoi oltre 30 anni di onorato servizio, la Mazda MX-5 si è guadagnata il primato di roadster più venduta nella storia dell’auto. Le generazioni avvicendatesi in questo tempo in listino sono quattro, scandite dalle sigle NA, NB, NC e ND. A fare loro da comune denominatore è la filosofia di fondo, ispirata a quella delle spider inglesi degli anni Sessanta. Si tratta dunque di una stirpe di auto compatte e leggere, con motore anteriore e trazione posteriore, capaci di regalare intense emozioni nella guida a un costo molto ragionevole. La prima MX-5 si distingue per i fari a scomparsa ed è rimasta a catalogo dal 1989 al 1998, quando passò il testimone alla seconda generazione. La staffetta con la MX-5 NC risale invece alla fine del 2005. Questo modello è quello che è stato proposto per primo anche con un tetto rigido ripiegabile in versione RC, ovvero Roadster Coupé, altresì detta RHT, Retractable Hard Top. L’alternativa tra le due coperture per l’abitacolo biposto si ha anche con la quarta serie ND, presentata alla fine del 2014 con capote in tela e declinata anche come RF, Retractable Fastback, nel corso del 2016. Quest’ultima, grazie all’impiego di materiali pregiati, è più leggera della sua progenitrice, nonostante la sua dotazione si sia arricchita dal punto di vista dell’infotaiment e dei sistemi di assistenza alla guida.
I MOTORI
La Mazda MX-5 è stata prodotta sempre e soltanto con motori a benzina, montati in posizione longitudinale sotto il cofano per trasmettere in modo naturale la forza motrice alle ruote posteriori. Il modello NA si trova equipaggiato da motori da 1.6 e 1.8 litri, quest’ultimo più apprezzato per le sue maggiori prestazioni. Le stesse cilindrate si ritrovano anche sulla MX-5 NB, mentre la NC è stata proposta a sua volta con due motorizzazioni, ma 1.8 e 2.0, quest’ultima dotata di un cambio a sei marce, contro le cinque della sorella minore. La quarta generazione adotta infine motori 1.5 e 2.0, sempre con trasmissione a sei rapporti.
PRO E CONTRO
In tutte le sue varianti la Mazda MX-5 incarna l’essenza della guida sportiva, pur senza vantare potenze particolarmente elevate: basti pensare che la soglia dei 150 CV è stata superata per la prima volta dalla serie NC con la versione 2.0 e che alcune MX-5 1.6 dispongono di appena 90 CV. Nonostante ciò, la spider giapponese fa sempre sentire chi sta al volante un vero pilota, rivelandosi divertente e coinvolgente come poche altre vetture. Baricentro basso, sterzo chirurgico e sospensioni ben tarate rendono l’auto sempre reattiva e incisiva, un osso duro nel misto stretto anche per tante sportive più blasonate. Il resto lo fanno freni efficaci e un cambio dalla leva corta, rapido e preciso. Il rovescio della medaglia è quasi scontato: il posto di guida veste molto attillato e impone qualche contorsionismo quando è il momento di salire e di scendere. Il confort, poi, è piuttosto limitato, con una rumorosità alla lunga fastidiosa nei trasferimenti autostradali. L’ultima nota negativa è per il bagagliaio, piccolo e poco sfruttabile.
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I MOTORI
La Mazda MX-5 è stata prodotta sempre e soltanto con motori a benzina, montati in posizione longitudinale sotto il cofano per trasmettere in modo naturale la forza motrice alle ruote posteriori. Il modello NA si trova equipaggiato da motori da 1.6 e 1.8 litri, quest’ultimo più apprezzato per le sue maggiori prestazioni. Le stesse cilindrate si ritrovano anche sulla MX-5 NB, mentre la NC è stata proposta a sua volta con due motorizzazioni, ma 1.8 e 2.0, quest’ultima dotata di un cambio a sei marce, contro le cinque della sorella minore. La quarta generazione adotta infine motori 1.5 e 2.0, sempre con trasmissione a sei rapporti.
PRO E CONTRO
In tutte le sue varianti la Mazda MX-5 incarna l’essenza della guida sportiva, pur senza vantare potenze particolarmente elevate: basti pensare che la soglia dei 150 CV è stata superata per la prima volta dalla serie NC con la versione 2.0 e che alcune MX-5 1.6 dispongono di appena 90 CV. Nonostante ciò, la spider giapponese fa sempre sentire chi sta al volante un vero pilota, rivelandosi divertente e coinvolgente come poche altre vetture. Baricentro basso, sterzo chirurgico e sospensioni ben tarate rendono l’auto sempre reattiva e incisiva, un osso duro nel misto stretto anche per tante sportive più blasonate. Il resto lo fanno freni efficaci e un cambio dalla leva corta, rapido e preciso. Il rovescio della medaglia è quasi scontato: il posto di guida veste molto attillato e impone qualche contorsionismo quando è il momento di salire e di scendere. Il confort, poi, è piuttosto limitato, con una rumorosità alla lunga fastidiosa nei trasferimenti autostradali. L’ultima nota negativa è per il bagagliaio, piccolo e poco sfruttabile.
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Via Mantova 79/a 43123 Parma
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Via S. Pio X, 2 63074 San Benedetto del Tronto
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