Opel Agila
I MOTORI
La seconda serie della Opel Agila può essere acquistata usata con tre diverse motorizzazioni. Due di queste sono a benzina, mentre la terza è a gasolio. Tra le prime, quella entry level è un mille caratterizzato da un’insospettabile vivacità. Questo tre cilindri va infatti un po’ in crisi solo quando deve affrontare le riprese nel rapporto più lungo. La soluzione più equilibrata per un impiego a tutto tondo resta comunque il quattro cilindri 1.200. A giustificare tale affermazione è una curva di coppia più robusta, che si traduce su strada in risposte più brillanti. Questa unità si può trovare talvolta abbinata anche a una trasmissione automatica. Tra le inserzioni ci possono essere però anche Agila spinte dal turbodiesel 1.3 CDTi. La sigla può essere fuorviante: in pratica non è altro che l’ottimo Multijet di origine Fiat, scelto da Opel in versione da 75 CV. Tutte le Agila sono a trazione anteriore.
PRO E CONTRO
Le prime cose che impressionano favorevolmente della Opel Agila sono il grado di finitura e la spaziosità in rapporto agli ingombri esterni. La plancia è confezionata con cura e ogni componente pare ben realizzato. Quanto all’abitabilità, il passo generoso e gli sbalzi corti portano a un interno ben dimensionato, anche se chiaramente in cinque si sta un po’ stretti. A rendere l’ambiente accogliente è anche l’ampia vetratura. I finestrini grandi consentono pure una buona visibilità in tutte le direzioni. In un quadro così positivo stona un po’ solo il bagagliaio. Di positivo ha un utile doppio fondo sotto il piano di carico ma ha comunque una capacità modesta. Ciò rende difficoltoso caricare oggetti voluminosi, come il classico passeggino. Qualche critica può essere mossa anche ai freni, che sono un po’ sottodimensionati. Alla prova dei fatti lamentano spazi d’arresto lunghi, specie sui fondi infidi. Sempre sicuro invece il comportamento in curva e nelle manovre d’emergenza.