Opel Meriva
I MOTORI
Nell’arco della sua lunga carriera, la Opel Meriva è stata commercializzata con svariate motorizzazioni, alimentate a benzina, a gasolio oppure bifuel, a benzina e Gpl. Tante inserzioni si riferiscono a vetture turbodiesel, molte delle quali sono spinte dal CDTi 1.3, che è gemello del Multijet a marchio Fiat. Tutto sommato, numerose sono anche le Meriva a doppia alimentazione: nel caso degli esemplari della prima generazione, nel loro cofano si trova una tranquilla unità aspirata da 90 CV, mentre a spingere quelli della seconda c’è un più brillante 1.4 turbo da 120 CV. Questo quattro cilindri sovralimentato vanta una buona diffusione anche nella variante a benzina, mentre il pari cilindrata aspirato appare un po’ sottodimensionato, specie per un impiego a pieno carico.
PRO E CONTRO
Tutte le Opel Meriva vantano un’eccellente abitabilità e un’elevata capacità di carico in rapporto ai rispettivi ingombri esterni. Oltre che generoso, lo spazio a bordo è anche ben gestibile: ciò grazie, per esempio, alla possibilità di far scorrere i sedili posteriori avanti e indietro, oppure di spostare verso il centro le due poltrone esterne, ripiegando quella centrale. Ogni centimetro può essere insomma sfruttato in modo intelligente, complici pure i tanti vani portaoggetti disseminati negli interni. Gli esemplari più recenti sono in questo senso imbattibili e possono disporre anche di un ingegnoso portabici integrato chiamato FlexFix. La Meriva può rappresentare un’alternativa pratica e funzionale alle più modaiole Suv e crossover. Il comportamento stradale risente solo in minima parte del baricentro alto: questa Opel si rivela gradevole in tutte le situazioni, sicura anche nelle manovre d’emergenza. Per ottenere questo risultato, i tecnici hanno tuttavia dovuto scegliere un assetto un po’ rigido, che trasmette qualche contraccolpo in presenza di buche, pavé e tombini.