Peugeot 108
I MOTORI
Per una volta, invece che “I motori”, questa sezione si potrebbe chiamare semplicemente “Il motore”, al singolare: se la 107 era infatti stata offerta anche con una motorizzazione diesel, il listino della Peugeot 108 è stato invece monopolizzato da un mille tre cilindri a benzina. Questo motore, portato in dote dalla Toyota, è un’evoluzione di quello montato dall’antenata. Si tratta di un propulsore che ha un’erogazione fluida e una buona progressione sin dai regimi più bassi e che dà il meglio di sé alle medie andature, con spunti più che soddisfacenti negli spostamenti urbani. Questa unità ha l’indiscutibile pregio di essere poco assettata di carburante e ha un sound piuttosto gradevole, che non diventa fastidioso neppure quando si insiste con l’acceleratore. La maggior parte di queste Peugeot ha il cambio manuale, caratterizzato da una rapportatura un po’ lunga delle ultime marce. Alcune vetture montano invece il cambio robotizzato ETG, un po’ lento nelle cambiate ma comunque pratico per affrontare in tutto relax il traffico più congestionato.
PRO E CONTRO
La Peugeot 108 è molto maneggevole e si muove con facilità anche negli spazi stretti dei centri storici. La buona visibilità facilita l’esatta percezione degli ingombri e aiuta a non patire più di tanto un diametro di sterzata tra i più ampi del segmento. L’assetto morbido va in crisi solo quando deve incassare colpi duri, mentre tra le curve lascia spazio a un certo rollio. Il comportamento è comunque rassicurante, con l’Esp di serie che tiene a bada tutte le reazioni. Sul libro nero finiscono invece l’impianto frenante e il bagagliaio. Il primo accusa spazi d’arresto un po’ lunghi, mentre il secondo ha la soglia di carico alta e dimensioni limitate.