La Bertone festeggia il proprio centenario con la Nuccio, berlinetta a motore centrale dal design "monovolume" ispirato alle indimenticabili Alfa Romeo Carabo, Lancia Stratos Zero e Lamborghini Countach. Lunga 4,8 metri e alta 1,22, la nuova Nuccio adotta un V8 di 4.3 litri da 480 CV, ma non sfoggierà nessun marchio se non quello Bertone: dopo il Salone di Ginevra, dove farà la sua prima apparizione in anteprima mondiale, la vettura sarà esposta nei mesi prossimi al Salone di Pechino, al Museo dell'Automobile di Torino all'interno di una mostra a tema, al convegno di Automotive News Europe, al Concorso Italiano di Laguna Seca e all'Unique Special Ones di Firenze.
Design. La Bertone Nuccio è opera di Mike Robinson e richiama l'antenata Stratos Zero soprattutto per il parabrezza di forma trapezoidale, inserito in un gioco di linee che vanno poi a formare le muscolose prese d'aria del propulsore. Inedito invece il padiglione, realizzato con la tecnologia della tensostruttura e verniciato di arancione contrastante rispetto alla speciale tinta "grigio siralico" ideata appositamente per la carrozzeria. Griglie frontali, sfoghi d'aria e pannelli interni propongono invece un disegno che esula dalla classica griglia geometrica verso un motivo definito "virale", mentre i gruppi ottici a Led sono disposti orizzontalmente a disegnare l'intero frontale e la coda, integrando tutti i sistemi di illuminazione necessari, compreso un innovativo sistema di stop frontali brevettato dalla stessa Bertone, che aumenta l'intensità delle luci in frenata per informare automobilisti e pedoni delle proprie intenzioni.
Specchietto e display. Anche l'abitacolo propone linee tese e minimaliste, grazie alla trasmissione automatica priva di leva centrale e alla concentrazione su un unico pannello di tutti i comandi principali. La strumentazione resta analogica e di stampo sportivo, mentre le tinte antracite e arancio sono le stesse dell'esterno. In assenza di un lunotto vero e proprio, una retrocamera proietta le immagini su uno schermo da 26 pollici dietro ai sedili, visibile dal guidatore tramite un classico specchietto retrovisore: il sistema consente anche di visualizzare la zona posteriore in fase di manovra oppure di scegliere una telecamera posizionata nel vano motore, mentre il monitor varia automaticamente l'intensità della luce in base alle condizioni di illuminazione esterne.
Redazione online
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