Per un’auto sempre fragrante
Sino a vent’anni fa i profumatori per auto si usavano poco. C’era una scelta assai limitata: granuli da mettere nel posacenere, qualche spray, l’immancabile alberello. Li impiegavano soprattutto i fumatori (quando fumare era politicamente meno scorretto di oggi) e quelli che avevano un’auto con qualche anno sulle spalle. Finché la vettura era nuova, conservava infatti un suo odore caratteristico, che a molti piaceva perché, anche solo olfattivamente, confermava di essere ai comandi di un esemplare "fresco". Poi l’evoluzione delle plastiche e delle schiume di rivestimento ha portato ad abitacoli molto più asettici e indistinguibili. O – dipende dai punti di vista - più "stabili", dal punto di vista degli odori, quale che sia l’anzianità della vettura.
L’importanza degli odori. Mentre i costruttori di lusso hanno iniziato a dare molta importanza agli odori di pelli e legni delle loro vetture, perché siano coerenti con il posizionamento commerciale, i generalisti, con le loro auto che non sanno più di nuovo, hanno indirettamente spianato la strada a un ricco mercato in cui, ai grandi classici di un tempo, si sono aggiunte le proposte più diverse: emanatori da applicare alle bocchette del climatizzatore, gel, flaconcini, mentre qualche costruttore ha equipaggiato le proprie vetture addirittura con profumatori integrati. Nella nostra rassegna troverete una selezione tra alcune delle tipologie di prodotti più ricorrenti e interessanti del mercato, a prezzi che in più di un caso stanno tranquillamente al di sotto dei cinque euro.
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