L’obbligo di flotte elettriche per il 2030 di cui si discute a Bruxelles non piace a Roma e Berlino: semmai, il ministero delle Imprese italiano e quello tedesco per gli Affari economici chiedono all'Unione Europea una linea d’azione flessibile ed equilibrata fondata sulla neutralità tecnologica, assieme a incentivi che facilitino la transizione in vista del bando termico 2035. Misure capaci di accompagnare le imprese nel percorso verso la decarbonizzazione, senza regole rigide e penalizzanti. La posizione comune di Italia e Germania ricalca, quindi, quella dell’associazione dei costruttori Acea.
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