Niente da fare: anche questa volta, il Parlamento non riuscirà a inasprire le norme per chi utilizza il cellulare mentre sta guidando. L’emendamento alla legge di Bilancio 2018, che prevedeva il raddoppio delle sanzioni (con un minimo di 322 euro) e, soprattutto, la sospensione della patente fino a sei mesi fin dalla prima infrazione, oltre alla decurtazione di 10 punti, è stato giudicato inammissibile dalla commissione Bilancio della Camera, a causa dell’estraneità dell’argomento alla materia della legge.
La modifica all’art. 173 del Codice della strada, dunque, non approderà mai in aula per l’approvazione definitiva: la sospensione del documento di guida resta previsto in caso di ulteriore violazione commessa nell’arco di un biennio.
Niente salva-bambini. Stessa sorte tocca al secondo emendamento, a sua volta già approvato dalla commissione Trasporti, riguardante l’obbligo di dotare i seggiolini per i bimbi di un sistema di allarme anti-abbandono, rispondente a specifiche da definire da parte del ministero competente.
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