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Dubbi non ce ne sono. Fare il pieno a un'automobile elettrica continua a costare meno rispetto a un modello simile con il serbatoio al posto della batteria. D'altro canto, con i prezzi della corrente che continuano a salire, è importante farsi un'idea di quale sia l'ammontare esatto di quei – seppur inferiori – costi. Quindi eccoci a esaminare, appunto, i costi della ricarica nelle varie situazioni.

Un anno da dimenticare. La prima considerazione da fare è di carattere generale. Nel giugno 2021, l’ultima volta che abbiamo calcolato i costi della ricarica i prezzi erano i seguenti: ricarica domestica a 0,20 €/kWh, quella pubblica a corrente alternata a 0,40 e quella alle colonnine a corrente continua a 0,50 €/kWh. Quest'anno il costo indicato dall'Arera per la tariffa domestica è più che raddoppiato (al 1° luglio ammontava a 0,413 euro), mentre quello alle colonnine da 50 kW è cresciuto del 36%, passando a 0,68 euro per chilowattora (rete Enel X sempre al 1° luglio). Queste variazioni hanno – ovviamente – da un lato aumentato il costo del pieno elettrico, dall'altro ridotto il gap tra i due tipi di ricarica.

Bestseller ai raggi X. Passando dalle considerazioni generali a quelle particolari, prendiamo come termine di paragone la bestseller elettrica del mercato italiano, la Fiat 500. L'anno scorso, per far percorrere alla citycar 100 chilometri in città, si spendevano 2,73 euro ricaricandola a casa e 6,82 rabboccando alla colonnina CC. Oggi le stesse operazioni costano, rispettivamente, 5,63 e 9,27 euro. I costi su strada statale erano 3,38 e 8,45 euro per chilowattora, rispettivamente, nel 2021; sono di 6,98 e 11,49 nel 2022. In autostrada, 100 chilometri caricati nel box si pagavano 4,17 euro, che salivano a 10,43 in caso di ricarica in corrente continua. Oggi, l'esborso è salito a 8,62 e 14,18 euro. I valori medi, che la scorsa estate si attestavano a 3,39 e 8,48 euro per chilowattora, quest'anno raggiungono i 7 euro tondi per la ricarica domestica e gli 11,53 per quella a 50 kW.

Le migliori del segmento. Rimaniamo in argomento costo medio: la più parca tra le elettriche provate negli ultimi anni è la Dacia Spring, con 6,68 €/kWh alla presa domestica e 11 alla colonnina. Cifre che quasi raddoppiano per la Porsche Taycan Sport Turismo GTS, che si attesta a 12,59 e 20,73 €/kWh. Come va nelle categorie intermedie? Le meno esose del segmento B sono la Opel Corsa-e e, tra le sport utility, la Hyundai Kona. Quanto ai modelli del segmento C e C-Suv, sul primo gradino del podio salgono la Volkswagen ID.3 e la Lexus 300e. La Tesla Model 3 e la Hyundai Ioniq 5, invece, sono le più "risparmiose" del segmento D. Nel segmento E, infine, è la BMW iX ad avere i costi di ricarica più bassi. Volete sapere la media delle medie tra le vetture provate? Otto-virgola-settantuno €/kWh a casa, 14,34 alla colonnina.

Come leggere i dati. Nella gallery sono riportati i dati relativi al costo della ricarica della maggior parte dei modelli provati da Quattroruote a partire dal 2019. Per ognuno è indicato il costo della ricarica necessaria a percorrere 100 km in città, statale e autostrada. Il costo medio per 100 km è calcolato secondo una formula che considera l'effettiva rilevanza delle tre percorrenze. Il costo per la ricarica alla presa domestica è quello indicato dall'Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, che il 1° luglio ammontava a 0,413 euro per chilowattora. Il costo per la ricarica alla colonnina a corrente continua da 50 kWh è quello rilevato, sempre il 1° luglio, sulla rete di Enel X: 0,68 €/kWh.

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Costi di ricarica - Il caro bollette riduce il gap

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