L'Unatras annuncia manifestazioni in tutta Italia. Gli aumenti stanno mettendo in ginocchio la categoria
Non hanno sortito i'effetto desiderato i blocchi spontanei degli autotrasportatori delle scorse settimane e neppure gli 80 milioni di euro stanziati dal governo sono riusciti a placare gli animi. Le misure sinora messe in campo dalle istituzioni per far fronte al caro carburante sono infatti ritenute insufficienti e inadeguate. A rischio, secondo la categoria, c'è la stessa sopravvivenza delle aziende. Così Unatras, risponde annunciando per il 19 marzo manifestazioni in tutta Italia. Che potrebbe rappresentare solo la prima di una serie di iniziative di protesta.
Situazione pesante. “Il costante e ormai insostenibile aumento del costo del carburante ha determinato una situazione ingestibile per le imprese dell’autotrasporto italiano, che non riescono a farsi riconoscere dalla committenza i maggiori costi dovuti agli stessi aumenti”, spiega in una nota l’Unione delle associazioni nazionali più rappresentative dell’autotrasporto. “È da diverso tempo che Unatras, responsabilmente, ha lanciato l’allarme sulla pesante situazione delle imprese di autotrasporto, che nel frattempo, autonomamente, potrebbero nuovamente decidere di fermarsi in maniera spontanea in alcune zone del Paese. Questo perché potrebbero semplicemente ritenere più conveniente lasciare i propri mezzi sui piazzali piuttosto che continuare a viaggiare in queste condizioni”.
Rifornimenti a rischio. “Il Governo si era impegnato in tempi brevissimi a fornire le soluzioni più adeguate per consentire alle aziende di fronteggiare l’emergenza, continua Unatras. Purtroppo, al di là dello stanziamento degli 80 milioni, che certamente non risolve i problemi della categoria, non ci sono stati apprezzabili passi in avanti. La situazione è diventata drammatica. Continuando a tergiversare, il governo si assume il rischio che nascano nuovamente iniziative spontanee di protesta, nonché la responsabilità di lasciare committenze senza rifornimenti.
Primo passo. Le manifestazioni che si terranno il 19 marzo", conclude l'associazione, "rappresentano il primo passo di una vertenza che, se malauguratamente restasse senza risposte, potrebbe sfociare in ulteriori e più incisive iniziative”.
Redazione online

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