Il Gruppo Chrysler ha ridotto di un terzo i volumi di produzione della SRT Viper, annunciando che redistribuirà parte della forza lavoro in eccesso nell'impianto di Conner Avenue su altre fabbriche nell'area di Detroit. Non è ancora noto, come precisato su Automotive News, il numero esatto di lavoratori che sarà assegnato ad altro incarico.
Da nove a sei pezzi al giorno. Le vendite della Viper vanno meno bene del previsto, e la produzione giornaliera della celebre supercar americana passerà da nove a sei pezzi. L'obiettivo di costruire 2.000 unità l'anno della vettura si è dunque rivelato ottimistico per le attuali condizioni del mercato, ma nonostante tutto l'interesse per il modello rimane alto, a giudicare dalla raccolta ordini.
D'inverno vende poco. Dall'avvio delle vendite nel mese di febbraio, la Viper è stata commercializzata negli Usa in 426 unità, ma presso la rete di vendita americana ci sono ancora 565 esemplari in attesa di un cliente. Tra i vari motivi che stanno creando qualche difficoltà alla vipera, ce n'è anche uno "climatico": sul mercato la Viper soffre parecchio nei mesi invernali, dal momento che non può essere equipaggiata con pneumatici invernali.
Il mito dell'auto "velenosa". Va anche detto che la Viper è un po' vittima della sua stessa "velenosa" fama, che ha contribuito a crearne il mito internazionale. Buona parte di quell'immagine fa parte del mito, secondo quanto dichiarato da Ralph Gilles, numero uno del marchio SRT: "Abbiamo davvero bisogno di portare le chiappe della gente sulla macchina. Troppe persone sono intimorite dalla Viper senza che esista una ragione vera". F.S.
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