Auto elettriche
Le varianti tutto pepe e cavalli
L’offerta di veicoli a batteria, come abbiamo detto più volte, aumenta di mese in mese. Lo sanno bene i nostri lettori, che sempre più spesso trovano delle elettriche sulla copertina di Quattroruote, come la BMW iX del numero di novembre. Del resto, in tempi di forti restrizioni alle emissioni di CO2, quella dell’elettrificazione è una strada pressoché imposta per i costruttori di auto. E il listino delle vetture a batteria, che trovate sulla nostra rivista, diventa sempre più corposo. La gamma dei singoli modelli, tuttavia, è ancora piuttosto risicata, tant’è che l’offerta si limita in molti casi a un unico livello di potenza. Ma non è sempre così: già oggi varie vetture offrono persino delle versioni sportive, con tanti cavalli in più delle entry level. E altre se ne aggiungeranno in futuro.
In arrivo. Partendo da quest’ultime, l’annuncio della svolta elettrica del marchio Abarth dal 2024 lascia presupporre che anche la nuova Fiat 500 a batterie possa essere declinata in una o più versioni con i loghi dello Scorpione. Di certo, è ormai prossimo l’arrivo sul mercato della Ford Mustang Mach-e in versione GT con due motori elettrici – uno per ogni asse – in grado di erogare complessivamente 487 cavalli e 860 Nm. La Suv può accelerare da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi e, come confermano le nostre prime impressioni di guida, va forte, molto forte. Ovviamente, non mancano caratterizzazioni sportive come il paraurti anteriore ridisegnato con calandra di policarbonato, gli archi passaruota nella stessa tinta della carrozzeria e il tetto Shadow black, oltre a dotazioni tecniche tra le quali spiccano le sospensioni adattive specifiche MagneRide.
Anelli performanti. Con 646 CV la RS e-tron GT è l’Audi di serie più potente di sempre. Alimentata da batterie da 93 kWh con tecnologia 800 volt, ha due motori elettrici, uno per ogni asse: quello anteriore ha 238 CV, mentre quello posteriore ne eroga 456 ed è collegato a una trasmissione a due rapporti. Con il launch control attivo, l’accelerazione da 0 a 100 km/h si può completare in soli 3,3 secondi, mentre la velocità di punta è di 250 km/h. Sempre in casa Audi, la gamma della Suv e-tron prevede anche le versioni S per entrambe le varianti di carrozzeria, tradizionale e Sportback, dotate di un motore elettrico anteriore e due unità sull'asse posteriore, per una potenza totale pari a 503 CV e 973 Nm. Le e-tron S hanno dischi anteriori da 400 mm e un controllo elettronico della stabilità (Esc) con una taratura specifica, mentre la loro carrozzeria è dotata di carreggiate allargate di 46 mm, parafanghi più sportivi, prese e sfoghi d'aria modificati e finiture d'alluminio.
Tesla fulminee. La versione più potente della berlina-coupé Model S e della Suv Model X è stata battezzata Plaid, come la più alta delle velocità citate nella pellicola Balle Spaziali, celebre parodia degli anni 80 di Star Wars. Su entrambe le vetture questa variante porta in dote un powertrain a tre motori da ben 1.020 CV di potenza, con il quale la berlina sarebbe addirittura in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 1,99 secondi, calcolati tuttavia con la tecnica del “rollout”. Sempre secondo la Casa, la berlina è in grado di segnare il miglior tempo di sempre tra i modelli di serie nel quarto di miglio, cioè 9,23 secondi, mentre la velocità di punta dichiarata è di 322 km/h. La Suv, invece, completa lo scatto in 2,6 secondi e tocca una velocità massima di 262 km/h.
Dinamismo di Wolfsburg. GTX, e non GTI, è invece la sigla con cui viene identificata la versione più performante della Suv elettrica Volkswagen ID.4 e della sua più recente variante coupé, la ID.5. Le due vetture dispongono in tale declinazione di due motori a corrente, uno per ogni asse, che rendono possibile la trazione integrale elettrica, per un totale di 299 CV. La ID.4 accelera così da 0 a 100 km/h in 6,2 secondi, che salgono a 6,3 secondi sulla stessa versione della ID.5, mentre la velocità di punta è per entrambe autolimitata a 180 km/h.
Elettrica bavarese. La BMW i4, variante a batterie della Serie 4 Gran Coupé, viene persino proposta nella versione M50. Si tratta della prima auto a corrente affinata dal reparto Motorsport dell’Elica e, ovviamente, non è priva di specifiche dotazioni tecniche, come l'assetto a controllo elettronico Adaptive M, il Servotronic e il kit aerodinamico, ma anche l'impianto frenante M Sport e i cerchi da 18" (in opzione fino a 20") con pneumatici differenziati 245/45 e 255/45. Sotto pelle c’è un powertrain a batterie da ben 544 CV, ma a sorprendere sono soprattutto i 795 Nm di coppia massima. Quanto alle prestazioni, la Casa dichiara un tempo di 3,9 secondi in modalità Launch Control per passare da 0 a 100 km/h e una velocità massima autolimitata di 225 km/h.
Coreana d’alta gamma. Per la versione più performante della sua EV6, la Kia ha scelto la più classica delle sigle: GT. Del resto, parliamo di una vettura a trazione integrale con un powertrain da ben 585 CV e 740 Nm di coppia massima, di fatto il modello più prestigioso nella gamma europea del marchio. I dati dichiarati dalla Casa parlano di una velocità massima di 260 km/h e di un tempo di 3,5 secondi per passare da 0 a 100 km/h. Quanto alle dotazioni tecniche, non manca un differenziale posteriore autobloccante a controllo elettronico.
Turbo senza turbo. Chiudiamo questa carrellata di esempi con la Porsche Taycan, la prima auto elettrica di serie della Casa di Zuffenhausen. La sua gamma, declinata anche nella variante Cross Turismo, prevede al vertice non una, ma ben due versioni Turbo. Il nome, in realtà è un mero artificio per dare l’idea di varianti più prestazionali, poiché non possiamo parlare di sovralimentazione sulle auto elettriche. Precisato ciò, le due Turbo hanno potenze di picco di 680 e 761 CV (sulla “S”), mentre la coppia massima è, rispettivamente, di 850 e 1.050 Nm. Nella più potente delle due versioni, la Taycan riesce ad accelerare da 0 a 100 km/h in 2,8 secondi (2,9 la Cross Turismo) con il launch control, mentre la velocità massima è autolimitata a 260 km/h (250 sulla Cross Turismo), la stessa della Turbo. Entrambe hanno il cambio a due velocità sull'asse posteriore, ma solo la “S” ha di serie il retrotreno sterzante, che perfeziona la maneggevolezza dell’auto alle velocità più basse e la stabilità a quelle più sostenute.