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Ricarica pubblica
Ricaricare l’auto elettrica alle colonnine: costi, tempi e trucchi per risparmiare

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Sebbene sia sempre consigliabile ricaricare l’auto elettrica a casa, prima o poi capiterà di dover usare le colonnine pubbliche, magari durante un viaggio o un weekend fuori porta. In questi casi è fondamentale sapere come funziona la ricarica, quanto costa e come risparmiare.

Ricaricare l’auto elettrica alle colonnine: costi, tempi e trucchi per risparmiare

Colonnine lente o veloci: quale scegliere?

La prima grande distinzione riguarda la tipologia di colonnina: quelle a corrente alternata (AC) e quelle a corrente continua (DC).
Le colonnine AC sono le più diffuse e offrono una ricarica lenta, generalmente fino a 22 kW, ideali per soste lunghe come una cena o una sessione di shopping. Per utilizzarle serve il cavo Modo 2.
Le colonnine DC, invece, sono pensate per chi deve ripartire in fretta: si va dalle fast da 50 kW alle HPC superfast da 300-400 kW, perfette per soste brevi in autostrada.
Ricorda che non si può occupare lo stallo una volta raggiunto il 100%, sia per rispetto degli altri utenti sia perché vengono applicate penali (tra 0,20 e 0,30 €/minuto) e, in alcuni casi, anche multe. Le penali non si applicano in fascia notturna, dalle 23:00 alle 07:00.

Ricaricare l’auto elettrica alle colonnine: costi, tempi e trucchi per risparmiare

Quanto tempo serve per ricaricare?

La differenza tra AC e DC è enorme.
Con la corrente alternata, anche se la colonnina eroga 22 kW, la vettura spesso accetta solo 11 kW: per una batteria da 50 kWh servono oltre 5 ore per una ricarica completa.
Con la corrente continua, invece, bastano 15-30 minuti per ripartire, ma dipende dal picco di potenza accettato dall’auto, dalla temperatura della batteria e dalla curva di ricarica. Le compatte si fermano intorno ai 100 kW, mentre le grandi Suv possono superare i 250 kW.

Ricaricare l’auto elettrica alle colonnine: costi, tempi e trucchi per risparmiare

Quanto costa ricaricare alle colonnine pubbliche?

La ricarica pubblica è più cara rispetto a quella domestica:
Alle colonnine AC il costo è tra 0,65 e 0,69 €/kWh, mentre alle DC si sale fino a 0,79-0,93 €/kWh.
Gli abbonamenti e le convenzioni sono fondamentali per risparmiare.

Ricaricare l’auto elettrica alle colonnine: costi, tempi e trucchi per risparmiare

Come si paga la ricarica?

Nelle stazioni HPC si sta diffondendo il pagamento contactless con carta di credito, ma nella maggior parte dei casi serve una tessera o un’app.
Molti costruttori offrono sistemi integrati con un unico account e fatturazione, spesso abbinati a piani di abbonamento che garantiscono sconti.
Alcune auto hanno la funzione plug&charge: basta collegare la spina e il pagamento avviene automaticamente.

Ricaricare l’auto elettrica alle colonnine: costi, tempi e trucchi per risparmiare

Come risparmiare sulla ricarica pubblica

Se la tua auto non offre un sistema di pagamento integrato, affidati alle app giuste per localizzare le colonnine e approfittare delle tariffe più convenienti. È una buona pratica anche se hai già l’account ufficiale del costruttore.

Ionity è tra i principali operatori europei di ricarica HPC, nata come consorzio tra BMW, Daimler, Ford e Gruppo Volkswagen. Il prezzo standard è di 0,89 €/kWh, ma con l’abbonamento Power 365 (99,99 euro l’anno) scende a 0,47 €/kWh. Ionity fa parte della Spark Alliance insieme a Electra, Atlante e Fastned: con una sola app puoi localizzare le stazioni di tutti questi gestori.

Enel X è utile per la sua app, che permette di trovare qualsiasi colonnina e accedere al roaming con diversi operatori. Le tariffe vanno da 0,67 €/kWh (AC) a 0,85 €/kWh (HPC). Con un abbonamento da 4 euro al mese si risparmia qualche centesimo e si possono prenotare le colonnine senza limiti.

Tesla merita attenzione anche se non guidi una Tesla: i Supercharger aperti ad altri marchi sono sempre più numerosi, con costi competitivi tra 0,50 e 0,60 €/kWh. L’app localizza le stazioni e il pagamento è semplice con carta di credito.

Electrip punta tutto sulla convenienza: 0,50 €/kWh per i membri, 0,60 €/kWh a consumo, senza differenze tra AC, DC o HPC. La rete è veloce e in crescita: ad Assago, per esempio, c’è una stazione con 16 stalli da 400 kW.

Offerte a tempo: alcuni gestori propongono promozioni periodiche. Ewiva, ad esempio, ha ridotto il costo da 0,85 a 0,65 €/kWh pagando con bancomat; Electra, con l’abbonamento Plus (9,99 euro al mese), consente di ricaricare a 0,44 €/kWh.

Infine, i fornitori di energia elettrica offrono pacchetti dedicati: tariffe agevolate legate al contratto domestico, abbonamenti flat con un monte mensile di kWh o voucher per la ricarica pubblica all’acquisto di una wallbox.

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