In passato, le concept car erano solo prototipi da esposizione. Esemplari unici da portare ai Saloni. Oggi, non è più così: molto spesso, anzi, annunciano le nuove tendenze, stilistiche e tecnologiche, che le Case hanno intenzione di seguire. È il caso della cabriolet BMW "Z9".
Derivata dalla coupé presentata nel 1999, di forma tondeggiante, ma sportiva, è lunga 4,76 metri (come una "serie 5") e larga quasi due (più di una "serie 7"); sotto il cofano, un propulsore V8 di 4.4 litri da 210 kW (286 CV) di potenza e 440 Nm di coppia. Fin qui, nulla di sconvolgente. Le novità vere stanno nell'abitacolo, in particolare nel sistema di guida attiva "iDrive". Questo complesso insieme di dispositivi modifica sostanzialmente le possibilità d'interazione uomo-macchina, suddividendole su tre livelli: al primo, troviamo, ubicati in prossimità del volante, tutti i comandi relativi alla guida e alla sicurezza; al secondo, sul cruscotto, sono posti i pulsanti più tradizionali, come quelli dedicati all'illuminazione; al terzo livello, infine, c'è il "Control center" che, tramite una specie di leva del cambio, permette la gestione di funzioni quali la climatizzazione, la comunicazione con l'esterno e l'assistenza alla guida. Tutto questo, spiegano gli uomini di BMW, per portare al massimo il "piacere della guida", da sempre al centro dei progetti della Casa tedesca.