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Formula 1

PILOTI
Christian Horner

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Christian Horner, Classe 1973, cresce in una famiglia molto legata al mondo dell'automobilismo. Il nonno aveva lavorato come direttore degli acquisti alla Standard Motor Company di Coventry, per poi fondare un'agenzia con il figlio - il papà di Christian - specializzata nella fornitura di componenti di motori nelle Midlands. Durante gli studi privati alla Arnold Lodge School di Leamington Spa e poi alla Warwick School, inizia a correre prima sui kart e poi con le monoposto, facendosi strada fino alla Formula 3000, anticamera all'epoca della Formula 1.

Ma a quel punto, Christian prende una strada differente: a soli 25 anni, decide di appendere il casco al chiodo e fonda il suo team, Arden International, restando nel motorsport come dirigente sportivo. Una scommessa azzeccata, considerando che Christian porta al successo il team per tre anni consecutivi – tra il 2002 e il 2004 – nel campionato di Formula 3000 Internazionale. Un’operazione che attira l'attenzione di Dietrich Mateschitz, cofondatore di Red Bull, che convince Horner a unirsi alla nuova avventura della Red Bull Racing in Formula 1 a partire dal 2005. Christian diventa così il più giovane Team Principal nella storia della F1, più giovane persino di uno dei suoi piloti - David Coulthard - che di anni ne ha due più di lui. Un fatto curioso che nel paddock ha sempre destato parecchia curiosità.

Sotto la sua guida, la squadra ha rapidamente fatto progressi: la soddisfazione della prima vittoria arriva nel 2009 per mano di Sebastian Vettel e, appena un anno più tardi, la Red Bull Racing apre un ciclo dominante che porta quattro titoli piloti e altrettanti costruttori. Nel 2013, a Christian viene così riconosciuto il titolo di OBE (Officer of the Most Excellent Order of the British Empire) dalla Regina Elisabetta II.

Tuttavia, non sono mancati i momenti difficili, in particolare con il passaggio alla nuova era dei motori turbo ibridi nel 2014, che ha visto la squadra di Milton Keynes fare un grosso passo indietro rispetto agli avversari. Nonostante ciò, con Horner sempre costantemente al timone, Red Bull Racing è rimasta una squadra con cui fare i conti e che di recente è tornata sulla cresta dell’onda con Max Verstappen, mettendo le mani sul titolo piloti 2021 e sui titoli piloti e costruttori del 2022 e del 2023.

Oltre al suo ruolo in Red Bull Racing, Christian Horner ha giocato un ruolo chiave nell'espansione dell'azienda, inclusa la creazione della Red Bull Advanced Technologies nel 2016 e, più recentemente, la fondazione della Red Bull Powertrains nel 2021.

Horner è anche un ambasciatore per la Wings for Life, una fondazione dedicata alla ricerca di una cura per le lesioni al midollo spinale, fondata dal compianto Dietrich Mateschitz e dal campione mondiale di motocross Heinz Kinigadner.

All’inizio del 2024, Christian Horner viene travolto dalle accuse di comportamenti inappropriati ai danni di una dipendente in Austria. Il caso ha una grande risonanza mediatica e l’azienda fa scattare immediatamente un'indagine interna (non esistendo denunce alle autorità pubbliche) per verificare le responsabilità. Chiusa l'indagine alla vigilia della prima gara del Mondiale, In un comunicato emesso da Red Bull Austria si ufficializza: “L'indagine indipendente in merito alle accuse mosse contro il signor Horner è stata completata e la Red Bull può confermare che la denuncia è stata respinta”. Ma la vicenda ha degli strascichi degni di una vera e propria spy-story: dopo il primo giorno di prove in pista, un anonimo ha inviato alla stampa gli screenshot delle conversioni incriminate tra Horner e la dipendente, creando un vero e proprio tsunami mediatico sul manager inglese.